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L’accordo greco fa volare Borse e Btp

Avanzano, senza particolare euforia, le Borse europee dopo l’accordo sulla Grecia raggiunto dopo 17 ore di trattativa. Scottati dai recenti colpi di scena, i mercati aspettano le ratifiche dei Parlamenti al diktat imposto ai greci che, per ricevere 86 miliardi di aiuti, dovranno accettare misure durissime.

“Peggio del trattato di Versailles del 1919”, commenta Oswald analista di Adm. La Borsa di Milano è in rialzo dopo la capitolazione della Grecia alle richieste dei creditori, l’indice Ftse Mib sale dell’1,19% a 23211 punti, dai minimi di periodo toccati martedì scorso, guadagna l’11%. Francoforte sale dell’1,3%, Parigi dell’1,9% e Madrid dell’1,5%. 

Il sofferto accordo raggiunto stamattina Bruxelles non si traduce in un rafforzamento dell’euro, al contrario, la moneta unica si indebolisce sul dollaro a 1,107 da 1,116 di venerdì sera. 

Al contrario, l’asta dei titoli a medio-lungo termine ha avuto un esito più che positivo. Il Tesoro ha collocato 7,34 miliardi di euro di Btp con scadenza tra 3 e 30 anni: l’obiettivo dell’emissione era 5,25-7,5 miliardi.  Il triennale maggio 2018 è stato assegnato ad un rendimento dello 0,48% (da 0,50% di fine giugno).

Il rendimento del sette anni è risultato pari all’1,60% (da 1,76% dell’asta di giugno). Il 15 anni è stato assegnato , al rendimento del 2,63%, minimo da maggio dal precedente 2,77%. Infine il trentennale è stato collocato al rendimento del 3,24% (dal precedente 3,36%).

Sul listino azionario brillano le banche ed il comparto del lusso.

 La migliore blue chip di giornata è Ferragamo +3,9%. Crédit Suisse ha alzato il giudizio ad Outperform da Neutral, target price a 28 euro da 26. Tod’s +2,5%, Moncler +1%.

Tra i Big Unicredit +2,7%, Intesa +2,2%. Avanzano anche le popolari: Banco Popolare +2,7%. Banca Popolare dell’Emilia Romagna +1,4% (domani la scelta degli advisor). Banca Popolare di Milano +2,5%. Credito Valtellinese +3%. Il Cda ha verificato il superamento della soglia degli 8 miliardi di euro dell’attivo consolidato prevista dalla legge di riforma delle banche popolare e ha quindi avviato il processo di trasformazione in Spa.

 In grande evidenza FCA +3,5%. Il gruppo è “a pochi giorni dalla presentazione del prospetto” alla Sec per la quotazione a New York. Fiat dovrebbe considerare un listing secondario a Milano.

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