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L’accordo europeo sull’unione fiscale galvanizza le Borse anche se Londra non ci sta: Milano + 3,37%

LE BORSE PRENDONO FIATO DOPO L’ACCORDO DI BRUXELLES
GLI EUROBOND NON ESCONO DI SCENA

Dopo una delusione iniziale i mercati si riprendono e giudicano positivamente l’accordo trovato a Bruxelles dai leader europei. Le Borse accelerano nel pomeriggio, insieme a Wall Street, con l’indice dell’Università del Michigan che ha rilevato un aumento della fiducia dei consumatori Usa maggiore delle attese degli analisti (lettura preliminare di dicembre). Ritorna in campo poi, come conferma Mario Monti, la prospettiva che gli eurobond non finiscano in cantina: se ne riparla a marzo insieme a un possibile aumento delle risprse dell’Esm. I Paesi hanno dato mandato al presidente del Consiglio Herman Van Rompuy di presentare un rapporto sul tema a giugno.

Milano, miglior listino, balza del 3,37%, Francoforte del l’1,91%, Parigi del 2,48% e Londra dello 0,83%. A Wall Street il Dow Jones sale dell’1,37% e il Nasdaq dell’1,31%.

L’euro sale leggermente sul dollaro in area 1,337, il petrolio Wti Usa è in leggero rialzo in area 98,5 dollari al barile. Passa praticamente inosservate la revisione del Pil tedesco della Bundesbank: a causa delle ripercussioni della crisi del debito la Banca Centrale tedesca ha tagliato le proprie stime sull’economia della nel 2012 da +1,8% a +0,6%, per il 2011 la Bundesbank prevede ora +3,0% contro il precedente +3,1%.

LO SPREAD RALLENTA LA CORSA E TORNA A 420 PUNTI
BCE, 104 I MLD MESSI A DISPOSIZIONE BANCHE

Migliora, seppur su livelli ancora preoccupanti, lo spread tra Btp a dieci anni e Bund che si riporta a quota 420 punti base dopo aver toccato in mattinata quota 469 punti. Si riduce nel pomeriggio il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund a 362 punti e tra Francia e Germania a 112 punti. Dagli operatori arrivano segnalazioni di acquisti di titoli di Stato italiani su scadenze a breve.

Ieri Draghi non aveva dato indicazioni su un possibile rilancio della Bce sugli acquisti di titoli di Stato, posizione che aveva depresso le aspettative dei mercati. Oggi l’accordo Ue assegna alla Bce il ruolo di “agente” per gli acquisti di Efsf e Esm, e quindi di supporto tecnico. Ieri l’Eurotower, che ha risotto il costo del denaro di 25 punti base,ha varato una serie di misure a sostegno della liquidità delle banche. Ewald Nowotny, governatore della Banca nazionale austriaca e membro del consiglio della Bce, ha quantificato oggi in 104 miliardi di euro la liquidità messa a disposizione per le banche. “Un chiaro segnale – ha commentato – che dalla parte della Bce sarà fatto di tutto per evitare una profonda scivolata nella recessione”.

SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN USA
SEGNALI DI CAUTELA SUL FRONTE CORPORATE

I mercati hanno accelerato, come detto, sul positivo dato, lettura preliminare, sulla fiducia dei consumatori Usa rilevato dall’Università del Michigan che ha battuto le attese degli analisti. In dicembre l’indice si attesta infatti in progresso a 67,7 da 64,1 di novembre, facendo meglio delle previsioni degli esperti che si attendevano un rialzo a quota 65,8. Si tratta del livello più alto in sei mesi e indica che i consumatori americani sono più ottimisti. Segnali di cautela arrivano invece dal fronte societario americano. Dupont ha tagliato le previsioni sull’utile 2011 a causa della debole crescita di alcuni settori di attività; ieri Texas Instruments Inc ha rivisto al ribasso le previsioni sui ricavi per il trimestre e anche Altera Corp ha tagliato le previsioni sui ricavi per il quarto trimestre.

INTESA SUPERSTAR DOPO L’EBA

Trainano il Ftse Mib i bancari, in linea con il comparto in Europa che non risente del taglio di Moody’s ai tre big francesi, sulla scia dell’umore dei mercati per l’accordo raggiunto in giornata nel vertice europeo di Bruxells. Gli istituti di credito si riprendono in Borsa dopo il pesante verdetto di ieri dell’Eba che ha confermato, se non aumentato, le richieste di capitale per le banche europee (15 i miliardi richiesti alle italiane). Corre Intesa +7,85%, l’unica tra le italiane a non aver bisogno di risorse fresche , ma anche Unicredit +7,10% nonostante i 7,9 miliardi chiesti invece dei 7,4 della precedente stima.

La differenza, spiegano gli analisti, non creerà problemi perché sarà più che coperta dall’aumento di capitale da 7,5 miliardi a cui si aggiunge la ristrutturazione dei cashes. A quel punto Unicredit avrà un core tier 1 al 9,4% con 1,7 miliardi in più rispetto alle richieste dell’Eba (che chiede un core Tier1 al 9% una volta conteggiati i titoli di Stato al valore mark to market). Mps sale del 7,25%.Ubi Banca del 5,68%.

FIAT INDUSTRIAL IN LUCE,
MARCHIONNE VIENE CELEBRATO DAL TIME

In linea con l’Europa, rimbalza anche il settore auto. Tra i titoli migliori c’è Fiat Industrial che sale del 5,55%. Bene anche Fiat in progresso del 4,67%. Intanto mentre è ripresa questa mattina la trattativa tra la Fiat e i sindacati per il nuovo contratto dei lavoratori negli stabilimenti italiani, il settimanale Time celebra il manager come “l’uomo che ha salvato l’industria dell’auto” in un lungo articolo. Mercoledì 14 verrà presentata alla stampa la nuova Fiat Panda che avrà un obiettivo di vendite per il 2012 di 230 mila vetture.

FONDIARIA, MEDIOBANCA CHIEDE LA RICAPITALIZZAZIONE
DIASORIN CONTINUA A PAGARE IL WARNING DI BIOMERIEUX, STM DI TEXAS INSTRUMENTS

Non si allenta la pressione su Fondiaria Sai (-2,85%) sulla prospettiva sempre più concreta di un nuovo aumento di capitale. Notizie di stampa hanno riferito che Mediobanca, il principale creditore di Fonsai, ha scritto una lettera al gruppo assicurativo invitandolo ad una ricapitalizzazione da 600 milioni di euro per mettere in sicurezza i propri conti. Il veicolo ideato dai Ligresti per tenere la presa sui gioielli di famiglia e fare un po’ di cassa sembra verso l’uscita di scena.

Diasorin perde il 5,76% a causa del profit warning della concorrente bioMérieux che ha abbassato le proprie previsioni di vendita a causa del peggioramento delle condizioni del mercato. In ribasso anche Stm che recupera sul finale e cede solo lo 0,09% penalizzata dalla revisione sui ricavi per il trimestre in corso di Texas Instruments.

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