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L’accordo europeo anti-spread fa volare banche e Borse e abbassa il differenziale Btp-Bund sotto 430

MILANO + 4,2%, SALGONO TUTTE LE 40  BLUE CHIPS
LO SPREAD CALA A 428 (-37 PB), I TASSO SOTTO IL 6%  

Le Borse europee accelerano al rialzo dopo l’accordo di Bruxelles che dà il via libera all’utilizzo di fondi europei per calmierare gli spread di Italia e Spagna. A Milano l’indice FtseMib sale del 4,2% e i rialzi principali sono delle banche.

La Borsa di Londra sale dell’1,4%, Parigi +2,85%, Francoforte +2,52%, Madrid +2,63%.

Ancor più significativo il calo dello spread: il rendimento del Btp decennale è sceso sotto il 5,9% dal 6,17% di ieri, lo spread si è ridotto a quota 428, con un calo di 37 punti base.

Oltre alla proposta italiana di creare un meccanismo di intervento per calmierare gli spread, senza che per questo i Paesi che beneficiano degli aiuti si debbano sottoporre agli stretti vincoli del controllo Ue è passata la tesi di un organo supervisore per il settore bancario della zona euro e, contemporaneamente, di permettere che le banche siano ricapitalizzate direttamente dal fondo di salvataggio Esm, senza gravare sul debito dei Paesi.

“Stiamo aprendo alla possibilità che i Paesi che si stanno ben comportando usino strumenti di stabilità finanziaria al fine di rassicurare i mercati e ridare stabilità ai bond di alcuni stati membri”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, HermanVan Rompuy in una conferenza stampa intorno alle 4,30 del mattino, dopo una lunga trattativa.

L’euro è salito a 1,258 contro il dollaro, da 1,244 di ieri sera. Nei primi scambi della mattina ha toccato quota 1,260.

Tutte le 40 blue chip di Piazza Affari sono in forte rialzo, a partire dalle banche.

Intesa sale del 5,39%, BancoPopolare +4,47%, Unicredit +5%. MontePaschi guadagna il 3.08%, Ubi +3,12%, Mediobanca +4,44%.

Corrono in rialzo anche le assicurazioni e il risparmio gestito: Generali +1,98%, Mediolanum +5,57%, Azimut +3,4%.

Enel sale dell’1,71%, Eni +2,74%, TelecomItalia +3,17%. Forte rialzo di Atlantia, +8,09%.

Nettamente positivi anche i titoli industriali: Finmeccanica +3,16%, Fiat  +3,67%, Pirelli +4,19%, Prysmian +4,6%.

E’ in corso un delicato Cda di Premafin che potrebbe chiudersi, secondo un consigliere, con le dimissioni in blocco del board, dopo la richiesta di Paolo Ligresti di convocare un’assemblea per nominare un nuovo consiglio e quella del custode giudiziario dei trust esteri della holding che chiede di riconvocare una nuova assemblea per esaminare, e eventualmente respingere, l’offerta di Palladio e Sator.

Considerati i tempi tecnici, una nuova assemblea di Premafin dovrebbe tenersi ai primi di agosto comportando uno slittamento degli aumenti di capitale di Fonsai e Unipol e mettendo a rischio tutto l’impianto del progetto di fusione. 

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