Janet Yellen ha parlato e al momento non ha tranquillizzato i mercato. La numero uno della Federal Reserve ha fatto capire che la ripresa dell’economia è troppo lenta per non andare avanti con una politica di tassi espansiva, anche se gli stessi tassi potrebbero essere rialzati “prima del previsto, ma solo se migliorasse il mercato del lavoro”. Al momento, infatti, “troppi statunitensi sono ancora disoccupati”.
La reazione delle Borse Usa nell’immediato è negativa: gli indici a Wall Street si sono indeboliti e in alcuni casi hanno virato in rosso non appena la Yellen ha iniziato la sua testimonianza alla Commissione bancaria al Senato in cui ha appunto detto che “i tassi di interesse potrebbero salire prima del previsto e più rapidamente se il mercato del lavoro continua a migliorare più velocemente delle attese”.
Poco dopo le ore 16 italiane il Nasdaq cede 8,36 punti, lo 0,19%, a quota 4.432,06. L’S&P 500 cede 0,36 punti, lo 0,02%, quota 1.976,74. Il Dow Jones lima i guadagna a un +16,21 punti, lo 0,09%, a quota 17.071,63. Non reagisce bene neanche Piazza Affari, che già era in territorio abbondantemente negativo ma che dà l’idea di peggiorare: intorno alle 16,30 il Ftse Mib registra un -1,43% a 20.442,39 punti (aveva già toccato i 20.351,69 in mattinata). Soffrono come prevedibile sopratutto le banche, ad eccezione di Mps e Banco Popolare, in particolare Unicredit e Intesa Sanpaolo. Stabile lo spread Btp-Bund sopra i 160 punti base.