La siccità dello scorso anno è dimenticata, in Piemonte così come in Emilia Romagna e in Sicilia. La produzione di vino ottenuta dalla vendemmia di quest’anno potrebbe quindi salire addirittura dell’8,4%, secondo le stime appena pubblicate dall’Ismea, l’Istituto dei Servizi per il Mercato agricolo e alimentare.
La produzione è attesa a 44,5 milioni di ettolitri, contro i 41,1 dell’annata precedente. Nel 2012 l’Italia era risultata il secondo maggior produttore alle spalle della Francia. Ora i due Paesi sembrano distanziati da un’incollatura, perché anche le previsioni del Ministero francese dell’Agricoltura parlano di 44,5 milioni di ettolitri, con un incremento limitato al 7,5%.
L’Ismea esprime le proprie stime con molta cautela, anche perché la maturazione delle uve è in ritardo in diverse aree geografiche, ma alcuni dettagli sono comunque interessanti: in Veneto, prima regione per la produzione di vino, si dovrebbe verificare un aumento del 4%, a 8,05 milioni di ettolitri, mentre in Piemonte si pronostica un +7,5%, a 2,54 milioni, e in Toscana un +5%, a 2,2 milioni di ettolitri. L’Emilia Romagna dovrebbe invece produrre 6,9 milioni di ettolitri, in crescita del 10%, e la Puglia vedrà probabilmente un aumento del 14%, a 6,09 milioni. In Sicilia infine si verificherà il miglioramento più sensibile, pari al 17%, che porterà la produzione a 6,05 milioni di ettolitri.