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La trappola dell’F24 a saldo zero. Ecco come cavarsela

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Le tasse non sono soltanto dolorose. Sono anche complicate. Spesso inutilmente, seppure con qualche labile giustificazione. Che però ci espone a oneri aggiuntivi e perfino a qualche trappola. Accade da quattro anni con i versamenti F 24 a saldo zero, quelli che dobbiamo comunque presentare anche se la somma tra quanto dovuto e quanto possiamo sottrarre grazie ai crediti a nostro favore ci consente di annullare il dovuto.

Il problema? Fino al 2014 l’F 24 a saldo zero si poteva formalizzare con i soliti canali dedicati al pagamento dei tributi: tra essi la posta, lo sportello della banca o magari il sempre più diffuso home banking. Nel 2014 l’Amministrazione finanziaria ha detto basta: da fine anno gli F 24 a saldo zero si sarebbero potuti pagare solo attraverso intermediari abilitati (commercialisti, Caf e quant’altro) o anche direttamente, ma solo con i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, previa registrazione.

L’Agenzia delle Entrate ha giustificato nei dettagli la sua decisione solo nel giugno del 2015 con  una risposta del Governo ad un’interrogazione alla Camera dei deputati con la quale si chiedeva un dietro front. Niente da fare. La risposta è stata lapidaria. Il  vincolo era stato introdotto, e doveva rimanere, per due ragioni: per “consente un presidio più efficace nei confronti di fenomeni fraudolenti e per garantire all’amministrazione finanziaria “risparmi non trascurabili” in quanto “non essendo prevista l’intermediazione di banche e poste, l’Agenzia delle Entrate non deve corrispondere a tali soggetti il compenso per la ricezione e la rendicontazione”.

Tant’è. Per l’F24 a saldo zero niente posta, niente banca, niente home banking. Il percorso obbligato passa per l’intermediario o per il collegamento diretto al nostro “cassetto fiscale” telematico. Peccato che fino a tutto il 2016 chi ci  ha provato è stato costretto ad uno slalom tra procedure davvero complicate, con l’obbligo di scaricare un programma applicativo da installare sul proprio pc per preparare l’incombenza, validarla e poi trasmetterla. Dall’anno scorso le cose si sono fatte un po’ meno ardue, con la possibilità di esibirci nello slalom direttamente on-line attraverso la procedura F 24 Web. Tutto facile? Niente affatto. Cavarsela è possibile senza ricorrere all’aiuto, magari oneroso, di un esperto? Sì, magari seguendo una procedura guidata e qualche consiglio operativo, con il conforto di qualche tutorial video che abbiamo selezionato tra quelli liberamente disponibili su YouTube.

ECCO LA PROCEDURA PASSO-PASSO (PIU’ AVANTI TROVATE I VIDEO TUTORIAL):

  • Clicca su: www.agenziaentrate.gov.it;
  • accedi a Entratel-Fisco Online -> www.agenziaentrate.gov.it;
  • inserisci le credenziali personali: codice fiscale, password e Pin;
  • accedi a scrivania;
  • seleziona servizi per pagare – > F24 web;
  • scegli Nuovo modello F24 standard;
  • Il sistema riporta automaticamente codice fiscale -> confermare;
  • Indica per il pagamento una data successiva alla giornata odierna;
  • inizia la compilazione copiando nella maschera web i campi del modello cartaceo fornito dal Commercialista o predisposto in proprio;
  • Conferma sempre gli importi con ok e torna alla sezione principale per compilare eventualmente gli altri campi (crediti, debiti, sezioni ecc.);
  • Torna al riepilogo;
  • Ripercorri tutti i campi compilati e verifica la correttezza della compilazione;
  • Verifica che il saldo finale sia corretto;
  • Clicca su stampa F24;
  • Valida l’F24;
  • Riporta gli estremi dell’Iban personale sul campo dedicato e premi Ok per confermare l’intera operazione.

Tutto qui.

Ecco qui la nostra video-guida:

Ecco come registrarsi al FiscoOnLine: il tutorial dell’Agenzia delle entrate:

Ecco il tutorial dell’Agenzia delle entrate sulla complilazione e presentazione dell’F24:

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