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La Terra dei fuochi nelle fotografie di Stefano Schirato

New York Times, Vanity Fair, Le Figaro, National Geographic sono nel curriculum di Stefano Schirato, fotoreporter di lungo corso. Ha girato il mondo, fissato scene incancellabili come quelle dalla zona di Chernobyl, il luogo del disastro della centrale nucleare. Eppure è voluto andare “giù al Sud” in Italia, nella martoriata Terra dei fuochi campana. Ci è andato per raccogliere immagini di un altro dramma del nostro tempo.

A Milano in occasione della giornata Internazionale della nonviolenza – il 2 ottobre – indetta dall’ONU,  Schirato espone le foto da questa infelice ma speranzosa realtà. Tra Napoli e Caserta, dalle campagne della Gomorra di Roberto Saviano, ci ha portatodecine di scatti raccolti poi nel volume “Terra Mala”. Un progetto culturale degno, più  che una sintesi artistica, che mette a nudo una realtà drammaticamente vissuta da migliaia di persone.  Chi non sa cosa sia davvero quella terra di rifiuti illegali,  devastazioni e complicità di  ogni tipo,  se ne rende conto. Il reporter ha lavorato connotando gli scatti con l’impegno contro le ecomafie e la difesa del diritto all’equilibrio psico-fisico degli esseri umani. L’esposizione sará  in via Palmanova 69 a Milano nella sede della GUNA, “azienda farmaceutica italiana che dal 1983 sviluppa proposte terapeutiche d’avanguardia e leader nazionale nella medicina dei bassi dosaggi”.

Ph. Stefano Schirato

Il nesso artistico industriale non è  nascosto.Tutt’altro. Perché  il registro tumori dei 55 Comuni della Terra dei fuochi ogni anno  registra decine di casi. Patologie gravissime, lasciti di mancati controlli e di business illeggali multimilionari. Tetro sfondo per le 25 fotografie esposte che  ricordano agli uomini cosa hanno fatto ad altri uomini. La mostra è gratuita e la Società GUNA ci spiega che l’impegno nella giornata della  non violenza comprende anche gli atti criminali delle ecomafie legati all’industria dei rifiuti. Il progetto del libro “Terra Mala”- aggiunge Alessandro Pizzoccaro, Presidente di GUNA – ci ha coinvolto sia per la passione di Stefano Schirato, sia per la reale consonanza tra i valori che improntano il DNA di GUNA e il messaggio del volume contro le ecomafie. Gli esseri umani hanno diritto  ad un equilibrio fisico e psicologico, se l’arte li aiuta e si congiunge con la ricercascientifica ne scaturisce qualcosa di positivo. Un binomio interessante per far crescere la sensibilità di una nazione davanti atragedie ingiustificate

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Categories: Arte