Ormai ci siamo. Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, uno dei borghi più suggestivi del Molise sfida le città con la street arte. Il fenomeno prende piede nei piccoli Comuni, attira e dà una buona mano a quanti vogliono vivere i borghi ma anche le periferie in modo cult. Diciamo che ne guadagna la sostenibilità ambientale. Che non dispiace camminare in stradine e vicoli avvolti in graffiti multicolori. L’anima si rallegra e il piacere di vederli lavorare anche questi artisti di strada, a Civitacampomarano si ripete per la quarta volta.
Di recente abbiamo parlato qui del festival street art di Padova. Pochi giorni dopo dal 13 al 16 giugno si svolge la kermesse molisana diretta da Alice Pasquini . Gl artisti si ritroveranno per dare vita ad una festa con obiettivi assai ambiziosi. Primo fra tutti il meritorio invito a venire a visitare questo luogo che quattro anni fa rischiava di non aver più abitanti. Arrivano artisti da ogni parte orgogliosi di stare insieme e “ aggredire” con le loro tecniche quei muri scelti dalla Pro loco. Gli abitanti sono lieti di accogliere gente che viene da Argentina, Norvegia, Portogallo, Germania. Tutto pulito e in ordine come per chi ci vive tutto l’anno. In una Regione centrale dell’Italia piccola e ricca di tradizioni . I graffitari italiani sono già di casa, come la Pasquini, artista affermata a sua volta. Nella tre giorni sono stati a chiamati a dipingere gratuitamente : Milu Correch, argentina, nota per realizzare murales su larga scala ; Martin Whatson, artista di strada norvegese noto per gli scarabocchi calligrafici icon sfumature di grigi; Add Fuel, alias Diogo Machado, portoghese e noto perché lavora su pannelli di piastrelle di piccole e medie dimensioni; Jan Vormann, artista, docente e membro fondatore dei T10 Studios di Berlino che lavora spesso con i Lego. li italiani sono quelli dello Studio Aira di Ascoli Piceno.Rappresentano paesaggi multisensoriali mettendo insieme video, grafica, luce, suono.
E’ new art per sostenere una festa di colori, suoni e sapori. Gli ingredienti del buon vivere , dove è nato Vincenzo Cuoco protagonista della rivoluzione napoletana del 1799, luogo si lottó controbrigantaggio, e dove c’è un castello che ispiro’ Alessandro Manzoni per il personaggio dell’Innominato dei Promessi Sposi. Ammalianti sono definiti i muri che aspettano di essere colorati per dare corpo ad una strategia vincente che vuole contrastare l’abbandono e il degrado. Vale qui ma puo’ valere per l’Italia intera. La direttrice Alice Pasquini vede l’appuntamento come la capacità di una piccola comunità di mettersi in gioco per veder trasformare e rinascere i luoghi natii in maniera originale , attraverso i segni di una manualità creativa, volontaria e – si spera- permanente.Tutto real time con intorno anche musica, cinema ed enogastronomia come l’ha pensata Ylenia Carelli, presidente della Pro Loco di Civitacampomarano.Per lei la tre giorni è da vivere direttamente, perché le opere sono realizzate li’ in mezzo alla gente, indistinta, tra chi fa parte delle 400 anime residenti e chi arriva per dare senso ad un valida operazione culturale.