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La Stabilità è legge: ecco le principali novità

Approvata dalla Camera in via definitiva la Legge di Stabilità che detta le linee economiche e fiscali del Governo per il 2015: tra le principali novità l’estensione del bonus degli 80 euro e l’anticipo del Tfr – Congelate Tasi e Imu in attesa della local tax – Confermato il taglio dell’Irap e il canone Rai a 113,5 euro – Regioni, 4 miliardi in meno.

La Stabilità è legge: ecco le principali novità

La legge di Stabilità, dopo l’ok del Senato, è tornato alla Camera dove ha ottenuto l’approvazione definitiva: il testo del Governo, che detta le linee della politica economica per il 2015, è stato votato ieri sera a larga maggioranza. Ecco le principali novità del provvedimento.

Bonus 80 euro

Il bonus Irpef di 80 euro introdotto dal Dl 66/2014 per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 26mila euro diventa strutturale. Montecitorio ha anche introdotto l’incumulabilità del credito d’imposta con le agevolazioni concesse ai ricercatori che tornano in Italia e rivisto i limiti di reddito per il bonus bebè. L’assegno di 960 euro all’anno per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, sarà concesso se l’Isee familiare non supera i 25mila euro. E raddoppierà se l’indicatore resta sotto i 7mila euro. La Stabilità stanzia poi 45 milioni nel 2015 per la concessione di buoni acquisto da mille euro per le mamme che hanno almeno quattro figli e un Isee fino a 8.500 euro. I presupposti per la maturazione del diritto al “bonus” sono tre e sono legati alla tipologia di reddito prodotto, alla sussistenza di un’imposta a debito dopo aver apportato le detrazioni per lavoro, nonché all’importo del reddito complessivo. 

Debiti Pa

Decisa la proroga a tutto il 2015 – ma non a regime come chiesto inizialmente da M5S – della compensazione delle cartelle esattoriali da parte delle imprese con crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili. Le somme devono essere certificate e non possono superare l’importo dei tributi iscritti a ruolo. Il provvedimento approvato alla Camera è stato integrato con una proroga della compensabilità tra crediti commerciali vantati dalle imprese con la Pa e debiti di natura fiscale. In particolare, è stata decisa la proroga a tutto il 2015 – ma non a regime come chiesto inizialmente da M5S – della compensazione delle cartelle esattoriali da parte delle imprese con crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili. Le somme devono essere certificate e non possono superare l’importo dei tributi iscritti a ruolo.

Tfr

Per i lavoratori del settore privato che ne fanno richiesta è prevista l’anticipazione del Tfr in busta paga in via sperimentale nel periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018. Per quel che riguarda il regime fiscale delle quote erogate si prevede la tassazione ordinaria senza quindi la più favorevole tassazione separata prevista sulle liquidazioni erogate a fine carriera. È poi innalzata dall’11,5 al 17% l’aliquota sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto. A differenza delle prime ipotesi, il governo al Senato non ha ritoccato questo punto.

Tasi e Imu

Per evitare il maxi aumento delle tasse sulla casa nel 2015, che sarebbe arrivato con l’innalzamento previsto del tetto al 6 per mille per Imu e Tasi (il tetto del 2,5 per mille per la Tasi sulla prima casa valeva solo per il 2014), è statp deciso il congelamento di Tasi e Imu. In pratica, la proroga al 2016 degli aumenti delle aliquote Imu e Tasi previsti dalla legge di stabilità dello scorso anno. Il tutto in attesa che venga istituita la nuova tassa comunale unica (local tax). 

Regioni 

Gli enti subiranno altri tagli per 4 miliardi, ai quali vanno aggiunti i 2,3 derivanti da provvedimenti passati. Il nodo principale è la sanità, che vale anche fino all’80% loro delle Regioni, dove inevitabilmente la scure calerà in maniera più pesante. Fino a mettere a rischio la tenuta del Patto per la salute, dei livelli di assistenza proprio sotto la crisi, e la possibilità di investire. Col rischio poi che, in vista delle elezioni di maggio, vengano rallentati interventi poco popolari dentro le urne.

Pensioni

Arriva un tetto sugli assegni (compresi quelli in essere), che non potranno comunque essere più elevati di quanto sarebbe stato liquidato secondo le regole di calcolo vigenti prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero del 2011 anche per chi ha superato i vecchi limiti contributivi. Con una modifica introdotta già alla Camera, sono cancellate le penalizzazioni per chi anticipa il pensionamento (con 42 anni di contributi) anche se non ha 62 anni. Ma questo varrà solo nei confronti di chi maturerà il requisito di anzianità contributiva per l’accesso al trattamento pensionistico al 31 dicembre 2017.

Taglio Irap

Viene ora ufficializzata la totale deducibilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro per gli assunti a tempo indeterminato. Il taglio dell’imposta cambia modalità rispetto al Dl sul bonus Irpef, che fissava un taglio delle aliquote (che dal 2014 torneranno dal 3,5% alla misura ordinaria del 3,9%). Per i soggetti Irap privi di autonoma organizzazione e dunque senza costo del lavoro, ci sarà un credito d’imposta, pari al 10%, per quel che riguarda l’Imposta regionale sulle attività produttive. La misura dovrebbe garantire di mitigare gli aumenti fiscali, a partire dall’abolizione del taglio dell’aliquota Irap dal 3,9 al 3,5%. 

Giochi e scommesse

Tre le novità per il mondo dei giochi: una tassazione anticipata di 500 milioni di euro da parte dei concessionari di Vlt e New slot; l’anticipo al 2015 della gara per l’affidamento del gioco del lotto, con un gettito previsto di 350 milioni nel 2015. Infine, in attesa del riordino della materia dei giochi pubblici, i soggetti attivi alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a determinate condizioni possono regolarizzarsi. 

Canone Rai

Il canone Rai viene congelato per il prossimo anno, con l’obbligo di mantenerlo ai livelli 2014 (113,50 euro). La misura, prevista nel maxi-emendamento del governo, viene dopo che per tutto l’iter di approvazione della legge di Stabilità il tema della Rai è più volte entrato e uscito. All’inizio, per contrastare l’evasione della tassa, si era parlato della possibilità di legare il canone alla bolletta energetica. Poi la misura è stata accantonata, vista la complessità della materia. Il congelamento del canone è adottato in vista di una revisione complessiva della normativa sulla tv pubblica. 

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