Non solo brutte notizie dalla Grecia. Il rendimento dei titoli di Stato greci (i Bond) a dieci anni è sceso del 13 %: precisamente al 17,03%. A inizio giugno era sopra il 30%.
Cosa significa questo ribasso dei Bond a dieci anni greci? Significa semplicemente che un Bond emesso da Atene con un valore facciale di cento, oggi vale più di 30 centesimi: a fine agosto era a 19 e a inizio giugno addirittura a meno di 15 centesimi.
In sostanza chi ha comprato a inizio estate titoli di stato greci, oggi avrebbe più raddoppiato il capitale. Ovviamente investire in titoli greci è molto rischioso.
Secondo il Corriere della Sera di oggi avrebbero investito su titoli greci soprattutto hedge fund americani (fondi che effettuano scommesse rischiose per guadagnare molto e in fretta) mano a mano che l’uscita della Grecia dall’Unione Europea si faceva meno probabile: ovvero in seguito al secondo salvataggio effettuato dalla Ue e dal Fondo Monetario Internazionale, e dopo le elezioni di giugno che ha vinto Samaras.
Ovviamente se la Grecia fosse uscita dal mercato europeo, sarebbe notevolmente crollato il valore della dracma, registrando perdite immense.
Questi hedge fund americani, specializzati in debito ad alto rischio, cominciarono in estate a comprare 60 miliardi di titoli di Stato a dieci anni greci (su 300 disponibili) che non sono nelle mani della Banca Centrale Europea e dei governi che hanno salvato Atene.
Questi investitori hanno in un certo senso dato ragione al leader dell’ultra sinistra greca, Alexis Tsipras, che sosteneva che Merkel e i creditori avrebbero solo abbaiato ma non morso, non espellendo quindi la Grecia dall’Unione Europea.
Atene però non trarrà benefici da questi cali dei rendimenti poiché al 15% e oltre rimane tagliata fuori dai mercati.