LA SPECULAZIONE ORA FA ROTTA VERSO BTP E BONOS
LA CINA FA PAURA. A MILANO IN EVIDENZA IL MATTONE
L’effetto degli stimoli del Giappone si è spento nel giro di una sola giornata. Stamane le Borse asiatiche arretrano in maniera sensibile: Tokyo -1,40%, Hong Kong -0,5%.
Oltre al calo dell’export giapponese continua a pesare l’inquietudine per lo stato di salute dell’economia cinese. I dati provvisori sull’attività manifatturiera segnalano un nuovo calo, a 47,6 punti, ben al disotto del livello 50 che separa la crescita dalla recessione.
In questo clima arriva domani a Bruxelles il premier Wen Jiabao preceduto dalle polemiche. E’ stata annullata la conferenza stampa presso la sede Ue perche Pechino pretende di controllare la lista dei giornalisti. Jose’ Barroso e Herman Van Rompuy hanno accolto la richiesta della stampa Ue di cancellare l’incontro.
Chiusura positiva ieri per le Borse Usa: S&P sale dello 0,1% , al pari del Dow Jones. Il Nasdaq sale dello 0,23%.
Dal mercato immobiliare arrivano segnali confortanti. Il mercato, però, sembra orientato ad assestarsi, dopo il rally estivo, in attesa del confronto elettorale: da giugno S&P ha guadagnato il 15% circa, il rapporto prezzo / utili medio del merctao è di 14,1 volte ai massimi dalla fine del 2010.
In forte calo i prezzi del petrolio, scivolato a quota 90 dollari: le scorte Usa sono assai superiori al previsto.
In Europa le Borse hanno chiuso in terreno positivo, grazie al rimbalzo finale dovuto al commento di S&P sulla Spagna. Piazza Affari sale dello ,15%. Londra +9,35%, Parigi +0,54%, Francoforte +0,59%.
Una volta tanto dalle agenzie di rating è arrivata una boccata d’ossigeno per i “periferici” . Il merito di credito sovrano della Spagna difficilmente verrà ridotto a “non investment grade” nel prossimo futuro. Lo ha detto a Reuters Television Moritz Kraemer, responsabile dei rating EMEA di Standard and Poor’s. “In questo momento, in particolare con quello che abbiamo visto da parte della Bce, le precondizioni per il successo sono in qualche modo superiori rispetto a un mese fa”. L’agenzia di rating attualmente valuta la Spagna ‘BBB+’, tre gradini sopra il giudizio “junk”.
Il commento è arrivato alla fine di una giornata molto positiva sul mercato obbligazionario: il tasso del decennale italiano si è riportato sotto la soglia del 5%, rotta per la prima volta dopo sei mesi venerdì scorso.
Il rendimento del Btp decennale è sceso di 8,5 punti base al 4,93%, ai minimi da marzo, lo spread è a quota 334. Lo spread a due anni si attesta a 203 punti base, ai minimi da aprile. Il rendimento del bond greco a 10 anni è sotto il 20% per la prima volta da aprile (oggi -40 punti base).
In mattinata l’asta di titoli di Stato a due anni della Germania ha visto fissare un rendimento dello 0,06%, superiore allo “zero” per la prima volta da giugno e in linea con il mercato secondario. Sono stati piazzati 4,084 miliardi sui 5 miliardi offerti.
Chiusura contrastata per le banche a Piazza Affari: Unicredit perde lo 0,5%, Intesa è poco sopra la parità, Banco Popolare -1,8%, Popolare Milano -1,3%.
Più marcata la discesa di Monte Paschi -3,1%, Ubi -2,1%, Mediobanca -2,3%.
Respira Fiat +2,56%, in attesa dell’incontro di sabato a palazzo Chigi tra i vertici del gruppo e lasquadra di governo capitanata dal premier Mario Monti. Intanto, però, la casa incassa assieme alle francesi Peugeot e Renault il warning di S&P: la situazione di debolezza del mercato dell’auto porta alla necessita’ di ridurre la produzione, scrivono gli analisti di Standard & Poor’ in una nota sul mercato dell’auto. Peugeot ha un rating BB con outlook negativo, Fiat BB- con outlook stabile e Renault BB+ con outlook stabile. Per tutti e tre l’agenzia di rating ritiene che la categoria “B” sia adatta, ma l’outlook negativo su Peugeot indica una probabilita’ su tre di un possibile downgrade il prossimo anno. Le attese di S&P’s per Fiat e Peugeot e’ che tornino ad essere positive al massimo nel 2014, se questo scenario non risultasse raggiungibile, l’agenzia di rating prenderebbe in considerazione un downgrade.
Luxottica +2,6% è stata la miglior blue chip grazie all’avvio di copertura di Berenberg con giudizio buy e un target di 31 euro. In evidenza anche Yoox +3,2%. Cucinelli +2,2%. e, tra i titoli industriali, Ansaldo +1,7%.
Anche ieri Rcs è stata sospesa per eccesso di rialzo. Mediaset scende del 2,8%, Telecom Italia Media perde l’8,8%.
Grandi movimenti nel settore immobiliare. Prelios vola in rialzo del 8% dopo la presentazione delle due offerte per rilevare il controllo della società. Alla candidatura di Forterss si è contrapposta ieri quella della cordata Caputi-Haggiag. L’offerta presentata da Feidos (società scelta da Caputi) e’ pari a 175 milioni composta da un aumento di capitale che sarebbe sottoscritto per circa 100 milioni dalla cordata e dal mercato e per altri 75 milioni dal patto di sindacato di Prelios e dalle banche a cui sarebbe chiesto di convertire una parte dei crediti. La proposta di Fortress, invece, punta a integrare le attivita’ italiane del gruppo americano, Italfondiario e Torre sgr, in Prelios oltre ad aggiungere nuovo capitale per una cinquantina di milioni, in linea con le indiscrezioni circolate sul mercato. Il prossimo passaggio formale, sarà l’esame delle due offerte al cda di Prelios previsto per il 26 settembre.
In ascesa anche l’Ipi+2,56%, che ha messo in vendita il Lingotto, la storica sede della Fiat, per un valore complessivo di 200 milioni. Ipi è controllata dalla famiglia Segre che l’ha rilevata nel 2009 da Danilo Coppola. L’operazione di vendita potrebbe avvenire in più tranche: Ipi, infatti, possiede all’interno del Lingotto due alberghi (380 camere complessive), circa 50mila mq di uffici, la celebre “Bolla”, la sala riunioni panoramica disegnata da Renzo Piano, la pista di atterraggio per gli elicotteri e parcheggi con quasi quattromila posti auto. .