Non bastano la Pasta Garofalo e il Riso Scotti a saziare la fame di acquisizioni degli spagnoli di Ebro. Come ha rivelato al Sole 24 Ore il presidente e ad di Ebro Foods, Antonio Hernandez Callejas, il gruppo spagnolo ha circa 600 milioni di euro da investire e “L’Italia resta un’area ricca di opportunità”.
Stavolta Ebro sta passando in rassegnail settore del made in Italy specalizzato nei sughi e nei condimenti.
Il dinamismo e l’espansionismo di Ebro, che è presente in 27 Paesi, ha un fatturato di 2,2 miliardi di euro e soprattutto ha una forte capacità di generare cassa con un’ebitda di 300 milioni (tanti quanti sono i debiti), stanno suscitando l’attenzione e l’interesse di molti giganti dell’alimentare mondiale e di numerosi fondi di private equity. Anche perchè la società spagnola è potenzialmente contendibile in quanto l’11% del capitale è in mano allo Stato spagnolo, il 25% è diviso tra finanziarie spagnole e privati (Calleja detiene il 16%) e il resto è sul mercato.
La prossima puntata dello shopping italiano di Ebro sembra sempre più vicina.