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La Siria frena le Borse. A Milano su Eni, lusso e calcio

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Dai venti di guerra commerciale ai venti di guerra punto e basta: le Borse soffrono il clima di tensione fra Stati Uniti e Russia a causa della Siria e i listini europei chiudono in calo. Anche Wall Street, apre debole, benché il Nasdaq tenti il recupero con Netflix in deciso rialzo. Bene anche Facebook, nel secondo giorno di testimonianza di Mark Zuckerberg al Congresso. Si attendono in serata i verbali della riunione della Fed di marzo. 

Piazza Affari si ferma a 23.012 punti, -0.69%, con Exor (-3,19%), Telecom (-2,89%) e Mediaset (-2,73%) in fondo al listino. In luce i titoli della moda e i petroliferi, questi ultimi sostenuti dall’ulteriore balzo dell’oro nero, Brent +2,03%, 72,48 dollari al barile. Il petrolio si muove sui massimi da dicembre 2014, con le tensioni in Medio Oriente e nonostante le scorte settimanali Usa diffuse oggi risultino superiori alle attese.

Perdite frazionali a Francoforte -0,83%; Parigi, -0,56%; Madrid -0,28% e Londra -0,13%. Sul fronte dei cambi l’euro si rafforza leggermente sul dollaro, portandosi a 1,238 (+0,25%). Cresce l’oro, che tocca 35,35 euro al grammo (+1,31%).

Chiusura positiva per l’obbligazionario: il rendimento del Btp 10 anni scende a 1,78%; lo spread con l’omologo tedesco si allarga leggermente a 128.30 punti base (+0,63%), per il maggior appeal del Bund nella situazione di minor propensione al rischio, dovuta all’escalation di minacce tra Stati Uniti e Russia dopo il sospetto attacco chimico in Siria.

Tornando in Piazza Affari, fra i titoli i migliori della seduta ci sono i petroliferi. Saipem, +2,08%; Tenaris +1,73%. Eni guadagna lo 0,78%, dopo essersi portata ai massimi da un anno nel corso della giornata, per poi perdere parzialmente quota. Bene la moda con Moncler, +2,18% e Ferragamo +1,62%. Tonica Unipol, +1,35% anche per le voci su una possibile partnership con Poste (+0,3%) per i prodotti assicurativi, in particolare del ramo danni, dopo l’accordo siglato da quest’ultima per la distribuzione di prodotti bancari e di wealth management con Intesa (-0,86%).

Telecom mantiene il primato degli scambi, ma dopo aver messo a segno rialzi per oltre il 10% nelle scorse sedute, oggi sul titolo prevalgono le vendite. Deboli anche Leonardo -1,95% e Prysmian -1,9%. Banche in rosso. Luxottica,  cede l‘1,73%, dopo la retrocessione da “buy” a “hold” da parte di Equita.

Fuori dal paniere principale trionfa il calcio: la Roma, +23,71%, festeggia la vittoria a sorpresa sul Barcellona e l’accesso alle semifinali di Champions League. In rialzo anche la Lazio, +3,15%, 

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