Un nuovo player si affaccia nel mercato italiano consumer delle utility. Si tratta di Optima, azienda fondata nel 1999 a Napoli e attiva, sinora, nei servizi alle imprese, con un fatturato di 150 milioni nel 2015 e oltre 180mila aziende clienti. La particolarità del gruppo è Optima VitaMia, l’offerta integrata che propone in un’unica soluzione elettricità, gas, telefono e internet, che dal 25 settembre sarà disponibile anche per le famiglie, dopo una prima fase di progetto pilota.
Abbiamo parlato di questo sbarco su un mercato che si annuncia sempre più libero con Francesco Caliendo, direttore Marketing e Vendite di Optima.
Dopo l’ingresso del fondo Alpha con una quota del 20%, Optima – che già è attiva con la fornitura di luce e gas alle imprese – ha avviato un periodo di rodaggio e entrerà ora sul mercato delle famiglie. Con quali offerte?
La nostra offerta prevede luce, gas, telefono e internet con un unico canone, personalizzato per ogni tipo di famiglia. La nostra idea è quella di cucire addosso al singolo cliente un’offerta, garantendogli una bolletta con meno stress e più risparmio. Si tratta di un’offerta innovativa all’interno di un mercato, se mi passa la parola, “obsoleto”.
Oltre alla fornitura di luce gas con bollette separate ma anche in un unica fattura, prevedete un’offerta telefonica e Internet. L’abbinamento con telefoni e internet è già offerto dalle utility in Spagna ma in Italia sarebbe la prima volta in assoluto. Si potrà avere una sola bolletta per quattro servizi?
Non solo, si potrà avere un canone unico per tutti i servizi. Riguardo al discorso della novità è assolutamente così. Si tratta di una prima volta in Italia, e siamo sicuri che la nostra offerta verrà ben interpretata dal mercato, perchè c’è un’esigenza crescente di interfacciarsi con un unico interlocutore, bypassando tutti gli altri.
Sorgenia, per citare l’ultimo in ordine di arrivo, ma soprattutto i grandi operatori come ENI, Enel, A2A, Hera, Acea hanno avviato campagne piuttosto “aggressive” per conquistare clienti sul mercato libero in vista del prossimo ampliamento della liberalizzazione atteso per il 2018. C’è ancora spazio per nuovi operatori in Italia e quali sono i vostri target?
Il nostro target è molto ampio, da questo punto di vista. Ci rivolgiamo ai nuclei piccoli come alle famiglie numerose. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a tutti indistintamente, attraverso un’offerta customizzata che ci permetta, possibilmente, di proporre al cliente un prodotto coerente con i suoi desideri.
Quanto alla concorrenza, io credo che ci sarà sempre spazio per operatori innovativi, perchè noi, ad esempio, siamo andati a cogliere gli spazi di un mercato così ampio. Inoltre i big player non sono concorrenti perché hanno un’offerta diversa. Da questo punto di vista siamo di fronte ad un oceano blu, perché nessuno fa quello che facciamo noi. C’è “una guerra di prezzi” sui singoli servizi. Noi abbiamo dei competitor in singole aree dei vostri affari, ma nessun competitor frontale, completo, che offra la stessa gamma di servizi che offriamo noi.
Come si accederà alle vostre offerte, solo online o anche attraverso canali commerciali tradizionali?
Ovviamente la possibilità è quella di accedere attraverso canali differenti. Il canale della vendita online è affiancati dai canali tradizionali, fatti dalle reti di agenzie sul territorio. Abbiamo 35 station nei centri commerciali più importanti d’Italia. Tra dicembre 2016 e gennaio 2017 nasceranno gli Optima Point, la nostra rete di negozi diretti, oltre al canale inbound.
Quali sono gli investimenti che avete pianificato per dare forza alla vostra sfida?
Tra due giorni, per il lancio dell’offerta alle famiglie, saremo on air con la prima pubblicità mediatica su Mediaset, per una campagna su cui abbiamo investito 2,5 milioni. In più, sempre per la campagna pubblicitaria, abbiamo messo in cantiere 8 milioni di spesa per i primi mesi del 2017, per un budget complessivo di 10,5 milioni di euro, che può essere allargato a seconda della risposta del pubblico e dei risultati che raccoglieremo.
A Salvato’, ma non lo vedi che è un giornale che intervista l’azienda? E’ come se chiedessi al Corriere della Sera di dirti a quanto fa le carote al Kg perché ha intervistato il produttore….e ‘nnamo, no?!?
Salve….
Vorrei sapere le tariffe da Voi proposte per l insieme che propagandate. Grazie salvatore