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La settimana finanziaria si apre sotto il segno della Bce e del Def. Milano stamani è negativa

Apertura di settimana sotto i riflettori dopo le indiscrezioni di venerdì sul piano di acquisto di bond per 1.000 miliardi di euro nel corso di un anno da parte della Bce (con un impatto positivo sull’inflazione calcolabile in un +0,2-0,8 punti percentuali). Attenzione quindi a domani quando parlerà il falco Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e membro del consiglio della Bce, che, da sempre ostile al Qe europeo, ha però negli ultimi giorni aperto a questa possibilità. Nel pomeriggio è in agenda anche il discorso di Bullard (Fed) sulla politica monetaria. Oggi è attesa invece la pubblicazione del rapporto annuale della Bce oltre a diversi interventi dei membri della Banca centrale europea. 

Sul fronte strettamente italiano si guarda alla presentazione del Def, Documento di Economia e Finanza, in agenda domani da parte dell’esecutivo Renzi, che alzerà il velo sulla spending review. Fonti governative hanno detto che non ci sarà alcuno sforamento del deficit. Sale in Europa l’attenzione sui parametri di Maastricht e il famoso vincolo del rapporto deficit/Pil sotto il 3%. 

La Francia è stata bacchettata dal commissario europeo Olli Rehn, che si è detto contrario a concedere più flessibilità su questo parametro a Parigi o ad altri Stati membri. La Francia già da tempo sfora il parametro e nella primavera scorsa aveva ottenuto una proroga di due anni con Spagna e Olanda. Al contrario l’Italia è uno dei Paesi europei virtuosi. 

Giovedì è in programma un’asta Bot a 3 e 12 mesi, seguita venerdì dal collocamento di Btp.

L’apertura di seduta è comunque attesa nervosa. Tokyo procede in calo con il rialzo dello yen sul dollaro. I listini scontano i dati di venerdì sul mercato del lavoro Usa: i posti di lavoro creati sono stati inferiori alle attese anche se il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 6,7%. Inoltre, se da un lato i mercati si attendono che la Fed prosegua comunque stabilmente con il tapering, dall’altro sono diminuite le attese per un nuovo stimolo dalla Bank of Japan: oggi si apre la due giorni del board che potrebbe adottare nuove misure per sostenere l’economia. A rendere i listini volatili anche le festività in Cina dove i mercati sono chiusi e la settimana passata sui mercati che ha messo a segno rialzi miglioro del previsto.

Intanto la Banca Mondiale ha detto che le economie in via di sviluppo dell’Asia orientale cresceranno meno di quanto previsto dal momento che l’espansione cinese più moderata e le tensioni politiche pesano sulla Tailandia. Nelle previsioni della Banca mondiale la Cina crescerà del 7,6% nel 2014 dal 7,7 stimato in ottobre mentre la Tailandia del 3%, 1,5 punti percentuali meno che sei mesi fa. Nel complesso la regione dell’Asia orientale è vista in espansione del 7,1% nel 2014 contro il 7,2% della stima di ottobre. A metà settimana iniziano a Washington le riunioni primaverili del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, a cui prendono parte il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

A livello macroeconomico in mattinata sono attesi la produzione industriale tedesca di febbraio, la produzione industriale spagnola e lo stesso dato per l’Eurozona. Sui listini occhio al settore del cemento dopo la maxi operazione di fusioneHolcim-Lafarge che porterà alla nascita del primo colosso mondiale del comparto. Un matrimonio da 55 miliardi di dollari di valore di Borsa e più di 40 miliardi di giro d’affari . Si guarda ora a cosa diranno le autorità antitrust. A New York si riduce l’attesa per la quotazione di Dropbox e Square dopo che le due società hanno ottenuto nuove linee di credito, mossa che lascia pensare che non siano prossime all’Ipo.

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Categories: Finanza e Mercati