Il sì all’Esm, seppur condizionato, della Corte costituzionale tedesca fa ben sperare i mercati e spinge l’euro sui massimi da quattro mesi a 1,2894 (dopo aver superato soglia 1,29). Milano chiude il rialzo dell’1,19% guidato dal comparto bancario che beneficia del calo dello spread a 341 punti e rendimento al 5,02%, Parigi dello 0,18%, Francoforte dello 0,49% e Madrid +0,78% (con lo spread che chiude attorno a 400 punti dopo essere sceso sotto tale soglia). Fa eccezione Londra che cede lo 0,19%.
La discesa dei tassi è evidente anche e soprattutto sulle scadenze più brevi a un anno: il tesoro ha collocato titoli a 12 mesi con tassi in picchiata all’1,692% da 2,767%.
A Wall Street alla chiusura dell’Europa il Dow Jones segna +0,25% e il Nasdaq + 0,14%. Rialza la testa il titolo Facebook (+5,3%) dopo che il fondatore Mark Zuckerberg ieri sera ha parlato con i giornalisti per la prima volta dall’Ipo di maggio. Zuckerberg ha ammesso di essere “ovviamente deluso” per la performance delle azioni e ha detto di volere scommettere sulla telefonia mobile.
Le scorte all’ingrosso negli Stati Uniti sono salite in luglio dello 0,7%. Le vendite sono calate dello 0,1%. Lo comunica il Dipartimento del commercio
I mercati sono ora in attesa di altri appuntamenti fondamentali nei prossimi giorni. Si guarda alle elezioni in Olanda dove i sondaggi indicano in vantaggio io partiti filoeuropei (primi exit pool dalle 21) e alla riunione della Fed (che inizia questa sera) che potrebbe varare un nuovo quantitative easing mentre dall’altra parte dell’oceano anche il premier cinese ha aperto a nuove misure di stimolo per centrare i target di crescita. L’oro si stabilizza a 1.733 dollari l’oncia.
L’8 ottobre a Lussemburgo si terrà la riunione inaugurale dell’Esm, ha annunciato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. I mercati sono ancora in attesa della decisione della Spagna sulla richiesta di aiuti (Rajoy vuole prima capire l’evoluzione dei tassi di interesse per il paese) e dell’esito del braccio di ferro tra Troika e Atene.Un passo avanti arriva poi l’adozione da parte dell’Unione Europea della proposta legislativa che istituisce il meccanismo unico di vigilanza delle banche dell’eurozona (che dà alla Bce poteri di sorveglianza sui circa 6000 istituti di credito dell’eurozona).
A Piazza Affari è positivo, come prevedibile, il comparto bancario: banco popolare +3,86% nonostante Exane abbia tagliato il rating a neutral, Bmps +2,22%. In un’intervista al Wsj l’ad di Siena, Fabrizio Viola ha affermato che “se non riusciremo a rivitalizzare la banca e a ottenere un livello di rifinanziamento necessario a ripagare il debito nei confronti dello Stato in un tempo ragionevole, perderemo il pieno controllo dell’istituto”, riferendosi ai 3,4 mld di euro di “Monti Bond” sottoscritti dal Tesoro.
Intesa sale del +0,52%, Unicredit +2,47%. Piazza Cordusio, capofila del consorzio di creditori, ha chiesto il fallimento della Sopaf della famiglia Magnoni.
Svettano però sul Ftse Mib Finmeccanica +4,98% e Stm +4,59% sulla scia della revisione al rialzo della guidance della concorrente americana Texas Instruments. Enel sale del 2,91%. Ieri sera il cda ha deliberato una nuova delega per emettere bond fino a 5 miliardi di euro.
Fiat + 1,16%: il gruppo chiuderà il 2012 con conti migliori del 2011 sebbene il mercato italiano sia tornato ai livelli di 40 anni fa, ha rassicurato John Elkan Vola Eurotech (+10,84%) dopo una mega commessa da 60 milioni di dollari. In fondo al Ftse Mib Lottomatica -2,42%, in attesa della firma del presidente della Repubblica sul decreto sanità che introduce il divieto per i giochi di fare pubblicità su giornali e cinema, il divieto di ingresso ai minori nelle sale scommesse e riconosce la ludopatia come una malattia.
Ancora a fondo il lusso dopo il profit warning dei giorni scorsi di Burberry e i timori sulle vendite in Cina: Ferragamo cede il 2,09%.