“A scuola tutti i giorni, nonostante tutto” questo il titolo del progetto di collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e Rai per sostenere tutti i giovani (e non solo) studenti alle prese con un anno scolastico drammaticamente diverso dal solito. Il coronavirus, infatti, mette a dura prova la capacità del tutto inedita per i docenti di insegnare e per gli studenti di apprendere. Parliamo di circa 10 milioni di persone che, da quando sono state sospese le lezioni e chiuse le scuole di ogni ordine e grado dallo scorso 4 marzo, hanno dovuto reinventare tutto un nuovo mondo della didattica mai conosciuto prima. In questo nuovo mondo c’è tanto Web ma c’è anche tanta televisione che, non a caso, ha visto crescere gli ascolti in modo rilevante.
“Rai: #lascuolanonsiferma, una tv grande come una scuola” sintetizza le ambizioni del progetto e prevede che, a partire da oggi, la Rai “ … mette a disposizione di studenti e insegnanti un nuovo palinsesto dedicato alla scuola, con un’offerta rivolta a tutte le fasce d’età e con un’attenzione particolare per chi dovrà affrontare un inedito Esame di Stato”. L’offerta del Servizio Pubblico si concentrerà su Rai Cultura (che comprende Rai Scuola e Rai Storia – Rai3), Rai Ragazzi e RaiPlay con un vasto repertorio di prodotti e programmi didattici tratti da Rai Teche. In particolare, si prevede l’avvio di circa 100 lezioni, della durata di 30 minuti ognuna, svolte da docenti e insegnanti selezionati dal Ministero dell’Istruzione e saranno “precedute da una breve introduzione utile per individuare l’ambito scolastico e la collocazione nel programma di studio”. Le materie interessate sono: Italiano, Lingue e civiltà classiche, Filosofia, Scienze umane, Storia, Chimica e Biologia, Fisica, Matematica, Lingue straniere, Educazione fisica, Informatica, Scienze, Storia dell’arte, Scultura, Pittura, Moda, Grafica, Astronomia, Scienze della terra.
Di particolare interesse la proposta rivolta agli studenti che dovrebbero affrontare la prova di esame conclusiva delle scuole superiori. Inizierà il 27 aprile Scuola@Casa Maturità, una programmazione in onda ogni giorno alle 10 e alle 15 con due lezioni di 30 minuti “tenute da docenti universitari, Accademici della Crusca e Accademici dei Lincei per aiutare gli studenti ad affrontare la prova di maturità. Gli argomenti di queste lezioni sono indicati da insegnanti degli istituti secondari di secondo grado con una lunga esperienza nelle commissioni di esame: i docenti analizzeranno l’argomento della lezione, rispondendo con la loro competenza ma con un approccio che sarà utile agli studenti che faranno l’Esame quest’anno, anche tenendo conto delle particolari caratteristiche che essa avrà. Tra i primi nomi, Giulio Ferroni, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota, Gabriele Pedullà per l’Italiano; Felice Cimatti e Maurizio Ferraris per la Filosofia e per i percorsi didattici su Costituzione e Cittadinanza; Paolo Ercolani per la filosofia, Umberto Gentiloni per percorsi interdisciplinari nei rapporti tra Stato e Chiesa e la Costituzione Italiana; Licia Troisi per Geografia Astronomica; Federico Pirrone per il Latino; Carlo Doglioni per Scienze della Terra; Giorgio Manzi per le Scienze”.
Infine, da segnalare l’offerta di RaiTre con un impegno che avrà inizio il 27 aprile con 43 puntate in onda dal lunedì al venerdì alle 15.20 condotte da Edoardo Camurri con “#Maestri”. Ogni volta saranno intervistati “due protagonisti della cultura, accademici e divulgatori per un totale di 86 lezioni di altrettanti “Maestri” che saranno individuati e coinvolti dal Ministero dell’Istruzione. Tra i primi nomi, Alberto Angela, Antonino Canavacciuolo, Alessandro Barbero, Telmo Pievani, Maria Grazia Messina, Luca Mercalli, Claudio Strinati, Marco Mezzalama, Vittorio Lubicz, Luca Serianni, Piergiorgio Odifreddi, Sabino Cassese, Marta Cartabia, Luca Mercalli, Nicola Piovani, Andrea Giardina, Mario Tozzi, Alessandro Zuccari, Valerio Massimo Manfredi, Alberto Melloni, Massimo Montanari, Gianni Toniolo”.
Non c’è dubbio che si tratta di un grande impegno per il Servizio Pubblico Radiotelevisivo che oggi più che mai è chiamato ad assolvere uno dei suoi compiti istituzionali di maggiore rilevanza: il sostegno alla coesione sociale del Paese che proprio verso i giovani e tutto il mondo dell’istruzione e della cultura trova uno dei suoi pilastri fondamentali. Si tratta di un obbligo previsto dal Contratto di Servizio stipulato in circostanze “normali” ma, purtroppo, ora ci troviamo in circostanze straordinarie che richiedono interventi e risorse di pari importanza. Nei giorni scorsi, su questo tema, c’è stato molto dibattito e la Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai ha dovuto scrivere ai vertici di Viale Mazzini per ravvisare “ … un carattere disorganico, eccessivamente frammentato e dispersivo …” riferito all’offerta didattica e informativa. Ora, in qualche modo, con questo progetto si è corso ai ripari. Forse con ritardo ma importante ora è non perdere tempo e posizionare il Servizio Pubblico al ruolo che gli spetta. Già una volta, nel secondo dopoguerra, la Rai ha contribuito ad alfabetizzare l’Italia e, tutto sommato, è riuscita nell’impegno. Anche per questa occasione non dovrà essere da meno.