Altra mossa della disperazione in Russia per arrestare il crollo del rublo. Dopo il secondo (e consistente) rialzo del tasso di sconto deciso nella notte di ieri dalla Banca centrale, oggi il Governo ha annunciato la vendita di parte delle riserve in valuta estera, che nel complesso valgono sette miliardi di euro.
“Il ministero delle Finanze considera il rublo estremamente sottovalutato e sta cominciando a vendere le sue riserve di valuta sul mercato”, ha detto all’Afp la portavoce Svetlana Nikitina, che però non ha specificato né i quantitativi impiegati né le valute interessate dall’operazione.
La notizia ha comunque ridato fiato alla quotazione del rublo, risalito a quota 81,61 nel cambio con l’euro (dagli 85,15 di ieri sera) e a 65,15 nei confronti del dollaro (da 67,88). Ieri erano state toccate le vette di 100 rubli per un euro e di 80 per un dollaro.
Intanto, la svalutazione della moneta si fa sentire sull’economia reale, penalizzando i rivenditori di merce d’importazione. Il quotidiano russo Vedomosti scrive che i grandi distributori di auto straniere hanno sospeso la fornitura ai concessionari, i quali a loro volta hanno interrotto le vendite per alcuni giorni. Bentley, Volkswagen e Jaguar Land Rover avrebbero congelato le consegne fino a una revisione dei prezzi, anche se per il momento la notizia non trova conferme ufficiali.
Apple, invece, ha annunciato esplicitamente la sospensione delle vendite online di iPhone, iPad e computer in Russia. Il gigante californiano ha spiegato che la sospensione è temporanea e dipende esclusivamente dalla crisi valutaria, che ha determinato un calo del 20% del rublo in due giorni. “A causa delle fluttuazioni estreme del valore del rublo, il nostro store online in Russia è attualmente non disponibile, mentre rimoduliamo i prezzi. Ci scusiamo con i clienti per il disagio”, ha detto una portavoce.
