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La Russia sfiora il golpe della Wagner che mette a nudo la debolezza di Putin: le incognite su Mosca e sull’Ucraina e i rischi nucleari

Imagoeconomica

Ci vorrà tempo per capire fino in fondo come è andata realmente la giornata dei misteri della Russia, quella di sabato 24 giugno, nella quale il capo delle truppe mercenarie della Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo aver attaccato i vertici militari, aver criticato le pretestuose motivazioni russe della guerra all’Ucraina e aver sfiorato il golpe, ha guidato indisturbato una lunga marcia fermandosi a 200 km da Mosca ed evitando lo scontro nel sangue e l’avvio della guerra civile.

Mosca: la rivolta di ieri segna uno spartiacque per il futuro della Russia

Ci vorrà tempo per capire ma la giornata di ieri segna uno spartiacque nella disastrosa avventura russa contro l’Ucraina e nulla sarà più come prima. Non lo sarà soprattutto per Putin umiliato dalla prova di forza della Wagner ma anche dalla astuta mossa di Prigozhin che, a un passo dal Cremlino, risparmia Mosca e accetta il compromesso proposto dal bielorusso Lukashenko. E’ il preludio l’uscita di scena di Putin? Difficile dirlo ma di sicuro le alte gerarchie russe traballano e il capo della Wagner vuol giocare fino in fondo le sue carte.

Russia: le tre incognite dopo le prove di golpe

E’ una partita russa, quella che si è aperta ieri, ma che tiene in allarme l’Occidente per almeno tre ragioni: 1) perché Putin detiene le leve del potere nucleare e, di fronte a un suo evidente e frustrante ridimensionamento, non sappiamo come potrebbe reagire; 2) perché non è ancora chiaro chi vincerà in Russia ma non è affatto sicuro che, se dovesse arrivare il ribaltone, il futuro sia migliore del presente, considerando che il profilo dell’ex galeotto e ultra-nazionalista Prigozhin è tutt’altro che rassicurante; 3) perché ancora non si sa quali saranno gli effetti reali del caos di Mosca sulla guerra tra Russia e Ucraina.

In un intervista a”la Repubblica” di stamattina il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, si dice convinto che “questo è l’inizio della fine di Putin” e che “la rivolta cambierà l’elite di Mosca e accorcerà la guerra”. Speriamo che abbia ragione sulla fine del conflitto militare ma sul resto wait and see.

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