Euro in discesa, futures azionari in profondo rosso. E, per completare il quadro, petrolio in salita. Si presentano così i mercati finanziari – oggi orfani di Wall Street, chiusa per la festività del Labour Day – dopo aver archiviato venerdì un’altra settimana difficile con una perdita del 3,29%.
Le previsioni offrono poche speranze di scongiurare la tempesta. La decisione di Gazprom di non rimettere in marcia il gasdotto Nord Stream 1, dopo la fermata tecnica di una settimana, penalizza le Borse dell’Europa in avvio di seduta.
I futures segnalano un avvio in rosso del 3% per i listini azionari europei. In forte calo anche i futures su Londra (-1,2%) nel giorno della nomina di Liss Truss a nuovo premier.
L’euro cede lo 0,13% a 0,9918 contro il dollaro, a un passo dal minimo storico da vent’anni.
Si profila una seduta volatile anche per le obbligazioni: il future del Bund guadagna lo 0,6%.
Sale il petrolio: Wti oltre 88 dollari, Brent a 94,75. Cnbc riferisce che gli operatori sono scettici sull’efficacia del price cap sul greggio russo. Si fanno sentire di più gli effetti della possibile riduzione della produzione da parte dell’Opec+. Il cartello si riunisce nel tardo pomeriggio a Vienna.
Partenza in rosso anche per i listini asiatici. Perde colpi il Csi (-0,7%) di Shanghai e Shenzhen. Hang Seng di Hong Kong -1,3%. Kospi di Seul -0,4%. Nikkei di Tokyo sulla parità. In controtendenza la borsa dell’India: BSE Sensex +0,5%
La Bce verso un aumento, come Australia e Canada
Due gli eventi-chiave della settimana:
- la riunione del consiglio direttivo della Bce di giovedì; gli analisti sono sempre più convinti che il board darà il via libera a un aumento dei tassi ancora più massiccio di quello già varato a luglio da 50 punti. La corsa impetuosa dei prezzi, certificata anche qualche giorno fa dai numeri aggiornati di Eurostat, così come la frana dell’euro fanno temere un aumento ancora più robusto, ovvero 75 punti. In settimana sono previsti anche i board della Royal Bank of Canada e della banca centrale australiana.
- la riunione dei ministri europei di venerdì, che avrà al centro il tema energetico. Dopo l’accordo al G7 sul tetto al prezzo del petrolio, si tratta di avviare una politica comune sul gas, in una cornice drammatica, visto che Mosca ha ormai chiuso i rubinetti e minaccia “la tempesta globale”.
Riflettori sul Beige Book, parla Powell
Sul fronte Usa, c’è attesa per i dati del Beige Book, che, a due settimane dalla decisione della Fed sui tassi, offriranno un quadro fedele della congiuntura dell’economia americana. Giovedì il presidente della Fed Jerome Powell terrà un discorso sullo stato della congiuntura Usa.
Energia, la Germania vara aiuti per 65 miliardi
L’altro tema clou della settimana è la guerra energetica ormai in atto con Mosca. Dopo settimane di trattative il governo tedesco ha sbloccato un pacchetto di aiuti da oltre 65 miliardi di euro per contrastare l’impennata dell’inflazione e il caro energia. Interventi massicci sono stati annunciati anche in Svezia (dove si vota domenica prossima) e in Finlandia.
“Il recente passato, se guardiamo ai dati del secondo trimestre di occupazione e Pil, è stato relativamente buono, ma le prospettive sono nell’immediato problematiche“, ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco nel suo intervento al Forum Ambrosetti. “Gli indicatori congiunturali volgono nell’immediato al ribasso: la produzione industriale a giugno ha dato segnali di cedimento, abbiamo un’inflazione in aumento con l’ultimo dato per l’Italia all’8,4%”. Il governo intende varare “la prossima settimana” un nuovo decreto “che limiti ulteriormente l’impatto sull’economia” del caro dell’energia. In particolare, il governo valuta una nuova cassa integrazione a costi più contenuti per due mesi come in pandemia contro il caro energia.
Un suicidio a Wall Street: morto un idolo dei robinhooders
Sul fronte societario, la settimana si apre con una tragedia. Gustavo Arnal, direttore finanziario di Bath & Beyond, una delle società più seguite dai piccoli investitori Usa, si è suicidato due giorni dopo la conference call con gli analisti in cui aveva illustrato i piani per raccogliere nuovi mezzi finanziari per la catena di negozi per la casa.
Auto alla ribalta: Porsche, Ferrari, Renault
Settimana importante per il mondo a quattro ruote. Oggi si riunisce il consiglio di gestione di Porsche; in discussione l’acquisto del 25% più un’azione del capitale del marchio, nell’ambito del progetto di possibile quotazione di Porsche Ag.
In settimana si terrà a Maranello la presentazione della nuova vettura Ferrari, occasione per fare il punto sull’azienda alla presenza del management.
Infine, va avanti il progetto di split di Renault: le attività elettriche potrebbero essere scorporate e confluire in una società assieme alla cinese Geely (proprietaria di Volvo) e il colosso petrolifero Aramco.
Amazon ha comunicato che nel fine settimana i primi episodi di “Il signore degli anelli. Gli anelli del potere” sono stati visti da 25 milioni di spettatori su Prime video.