Gli emigrati indiani a Dubai fanno la coda per mandare soldi in patria, in un momento in cui la rupia è particolarmente debole contro il dirham, la moneta degli Emirati Arabi Uniti.
Con il dirham valutato a 13 rupie contro le 11 dello scorso giugno, le rimesse sono aumentate del 30% rispetto al primo trimestre del 2011. Gli analisti ritengono che la valuta indiana resterà sotto pressione per lungo tempo, a causa dell’aumentato deficit fiscale indiano e la crescita dei prezzi del petrolio.
Anche la debolezza dell’euro peserà nel medio periodo. Oltre alla rupia, tutte le principali valute asiatiche sono calate negli ultimi mesi, inclusi il ringgit malese, il peso filippino e la rupia indonesiana. E le rimesse degli immigrati verso questi Paesi sono contemporamente cresciute. Il fenomeno indiano è, però, particolarmente eclatante e interessa non solo il semplice versamento di denaro a familiari, ma anche trasferimenti di valuta per investimenti.
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