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La Roma stende l’Udinese e consolida il terzo posto in classifica mentre la Juve delude e stecca col Sassuolo

AS Roma on Twitter

La Roma scappa, la Juve resta indietro. Grandi sorrisi per i giallorossi, gli unici a vincere tra quelli impegnati in Europa (questa sera vedremo se si aggiungerà anche la Fiorentina, attesa dal posticipo contro l’Atalanta), altrettanta delusione per i bianconeri, sconfitti dal Sassuolo e scivolati fuori dalla lotta per la zona Champions, sentenza del 19 aprile permettendo. Il colpo del weekend, dunque, lo fa José Mourinho, che grazie al successo sull’Udinese puntella il terzo posto conquistato una settimana fa, guadagnando però 2 punti sul Milan e, soprattutto, 3 sull’Inter quinta. Allegri invece fa un netto passo indietro, perché il Ko di Reggio Emilia è figlio di una brutta prestazione, nella quale si sono visti, ancora una volta, tutti i limiti del gioco juventino.

Roma – Udinese 3-0, Mourinho: “Grande vittoria di squadra. Feyenoord? Possiamo farcela”

Festa grande all’Olimpico, dove la Roma raccoglie una netta vittoria sull’Udinese, in barba all’assenza di Dybala e alle fatiche di Rotterdam. Mourinho sapeva di giocarsi molto perché fallire contro i friulani, oltre che minare le certezze in vista del ritorno col Feyenoord, avrebbe cancellato i benefici derivati dai risultati del sabato, con Milan e Inter fermate da Bologna e Monza. La squadra gli ha dato una grande risposta, vincendo e convincendo come poche altre volte in stagione: la Roma degli 1-0 e del gioco sparagnino, infatti, ha lasciato spazio a una versione divertente e offensiva, che ha spazzato via l’Udinese di Sottil. Ai gol di Bove (tap-in dopo il palo colpito da Cristante su rigore), Pellegrini e Abraham (recuperato a sorpresa ed entrato nel finale) va poi sommato l’ennesimo clean sheet, figlio anche di un grande Rui Patricio, bravissimo a parare il rigore di Pereyra e blindare la porta. C’è poi la conferma di un dato molto significativo: per la 14esima volta in stagione i giallorossi hanno vinto una partita dopo essere andati in vantaggio, il che ribadisce tutta la loro solidità. Non è ancora tempo di lasciarsi andare a celebrazioni varie, di certo però la Roma si presenta al meglio a un periodo decisivo, che la vedrà affrontare Feyenoord (c’è l’1-0 dell’andata da rimontare), Atalanta e Milan nel giro di 15 giorni. “Abbiamo fatto diversi cambi rispetto all’Europa League e rischiato qualcosa, ma c’è stata un’ottima risposta di squadra – il commento soddisfatto di Mourinho -. Il risultato può far pensare a una partita facile, ma non lo è mai stata, non ero tranquillo neanche sul 2-0. La gara è finita solo sul terzo gol, ma non è il risultato che ho percepito dalla panchina. Dico sempre che un allenatore normale, in una situazione in cui non si possono comprare tutti i giocatori che si vogliono, deve saper sviluppare i punti di forza e nascondere quelli di debolezza. Abbiamo bisogno di recuperare palla alto, fare pressione, perché non abbiamo la capacità di grandi strappi in avanti, infatti quando ci siamo abbassati abbiamo sofferto troppo. Ora dobbiamo dimenticare il campionato e vedere cosa possiamo fare giovedì, io penso che giovedì ce la possiamo fare. Se ci sarà Dybala? Forse, se me lo chiedete sono più ottimista che pessimista”.

Sassuolo – Juventus 1-0, Allegri: “Non siamo stati all’altezza, sconfitta meritata”

Umore opposto invece in casa Juve, dove bisogna fare i conti con la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Ma se con la Lazio, seppur a sprazzi, la squadra aveva giocato e sfiorato più volte il pareggio, lo stesso non si può dire di ieri, dove la prestazione è stata decisamente negativa. Allegri aveva chiesto una vittoria per avvicinarsi all’Inter e vivere con più serenità una settimana importantissima, nella quale arriverà il tanto agognato giudizio del Collegio di Garanzia del Coni sul meno 15, i suoi però non lo hanno ascoltato, finendo per incassare un meritato Ko. Decisivo, dopo un primo tempo altamente soporifero (zero tiri in porta da ambo le parti), il gol di Defrel, bravo a sfruttare un brutto errore di Fagioli (scoppiato in lacrime per diversi minuti) e a battere Perin, dopo che lo stesso gli aveva negato il sorriso con una gran parata su un colpo di testa a botta sicura. Il Sassuolo aveva però ingranato la marcia giusta e così, dopo l’occasione sopraccitata è un “autopalo” di Gatti, ecco la zampata spacca-equilibrio, a cui la Juve non è riuscita a rimediare. Le occasioni di Rabiot (super parata di Consigli) e Di Maria (tiro alto di poco) sono stati gli unici lampi in una domenica grigia, fotografata alla perfezione da un Vlahovic evanescente, irriconoscibile rispetto al bomber di Firenze. “Abbiamo meritato di perdere, non abbiamo fatto bene per 60 minuti, poi dopo lo schiaffo abbiamo reagito – ha ammesso Allegri -. Potevamo mettere dietro le milanesi, così non è stato, ora dobbiamo rialzarci, lavorando sugli errori commessi e cercando di giocare spezzoni di partita in modo diverso. Abbiamo fatto una gara non all’altezza che ci poteva far fare un salto in avanti, ma non è andata così, bisogna migliorare nell’approccio alle partite e sui calci d’angolo. Era importante per la classifica, è un salto che va fatto altrimenti non si riesce a essere competitivi, ci sono partite che la Juventus deve vincere e non giocare. Distratti dallo Sporting? Io questi alibi non li voglio, siamo la Juve e dobbiamo giocare tre partite a settimana. Sapevamo che il Sassuolo era una buona squadra e che dovevamo fare il salto per tornare a essere competitivi e vincenti, le attenuanti non servono a niente”.

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