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La Roma sbanca anche Firenze ed è ufficialmente seconda

Nonostante le 82 lunghezze totalizzate a 4 giornate dalla fine (con la possibilità di chiudere il campionato a 94!), i giallorossi dovranno quasi certamente accontentarsi di un piazzamento Champions, da ieri matematico.

La Roma sbanca anche Firenze ed è ufficialmente seconda

Un secondo posto che fa quasi rabbia. Perché mai come quest’anno la medaglia d’argento saprà di beffa, visto che, in altri anni, i punti raccolti dalla Roma sarebbero bastati per vincere lo scudetto. Invece, nonostante le 82 lunghezze totalizzate a 4 giornate dalla fine (con la possibilità di chiudere il campionato a 94!), i giallorossi dovranno quasi certamente accontentarsi di un piazzamento Champions, da ieri matematico. Intendiamoci il traguardo è di prestigio e merita tanti applausi, soprattutto se si pensa alle premesse con cui era cominciata la stagione dalle parti di Trigoria, ma qualche rimpianto è comunque inevitabile. “Siamo sicuramente secondi e possiamo ancora sognare il primo posto – ha spiegato Garcia col solito orgoglio. – Ora dobbiamo pensare alla partita col Milan, l’annata di per sé è già fantastica ma può diventare eccezionale. E poi ovviamente cominceremo a lavorare per la prossima”. Già, perché a meno di ribaltoni che passerebbero di diritto alla storia del calcio il miracolo scudetto non succederà. La Roma lo ha capito da tempo ma ieri sera, poco prima di scendere in campo a Firenze, ne ha avuto quasi certezza: la Juve non sbaglia mai, nemmeno quando non gioca al meglio. Alla luce di ciò la vittoria del Franchi assume ancor più valore, perché dimostra quanto i giallorossi siano forti anche mentalmente.

“Vedo lavorare la mia squadra ogni giorno, so quanto vale in ogni aspetto – ha confermato il tecnico francese. – Non era facile giocare dopo aver visto la Juve vincere, noi lo abbiamo fatto alla grande. A livello difensivo siamo stati bravi, come in tutta la stagione del resto. Tutti si sacrificano e danno una mano, la Fiorentina ha cercato il gol solo dalla distanza”. Effettivamente segnare alla Roma è maledettamente difficile e non a caso quella di Garcia è la difesa meno battuta del campionato. Questo permette alla squadra di vincere anche in serate complesse come quella di ieri, perché un gol può bastare a blindare i tre punti. La Roma infatti lo cerca subito e se non fosse per lo sciagurato Gervinho lo troverebbe già al 9’, ma l’ivoriano si conferma sprecone sotto porta divorandosi l’assist al bacio di Ljajic. Il serbo però è in gran serata e al 26’ si rifà con gli interessi: la sua azione personale è meravigliosa proprio come il suo passaggio per Nainggolan, altrettanto bravo nell’inserirsi e battere Neto in scivolata. Lo 0-1 consegna il possesso palla alla Fiorentina, lasciando così alla Roma la sua arma preferita, quella del contropiede. In realtà, per una volta, gli uomini di Garcia non sfruttano al meglio le ripartenze, ma poco importa. La fase difensiva infatti è perfetta e i viola si rendono pericolosi solo su tiri dalla distanza (Ilicic e Pizarro) e su calci piazzati. Su uno di questi (71’) Savic ha la palla per l’1-1, ma la spreca malamente. La Roma porta così a casa una vittoria pesante, che vale il secondo posto in classifica oltre a una serie di numeri incredibili. A quattro giornate dalla fine Garcia ha già eguagliato i punti con cui Spalletti (2007/08) e Ranieri (2009/10) si lottarono due scudetti fino all’ultima giornata, senza contare che, rispetto alla scorsa stagione, ci sono addirittura 27 lunghezze in più. Ecco perché, mai come quest’anno, la medaglia d’argento fa quasi rabbia.  

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