Mattinata molto positiva per Piazza Affari, in crescita dell’1,86% dopo una vigilia molto negativa (-1,52%). Il listino italiano si segnala come il migliore tra i principali listini europei a metà giornata: Parigi viaggia in territorio negativo a -0,18%, Francoforte viaggia intorno alla parità, mentre Londra guadagna lo 0,24%. Sui mercati domina comunque la cautela, in attesa della decisione della Fed sui tassi.
A guidare la riscossa della Borsa italiana è soprattutto il rimbalzo degli istituti di credito, che erano stati pesantemente colpiti dalle vendite nella giornata di ieri, dopo i dubbi sollevati da Moody’s sulla solidità patrimoniale di alcune banche che hanno partecipato alla costituzione del fondo Atlante.
La maglia nera di ieri, Unicredit, che secondo Moody’s rischia di scendere sotto il livello minimo di Common Equity Tier 1 richiesto dalla Bce, guadagna il 4,8%.
Forte rimbalzo anche per il resto del comparto, dopo le vendite di ieri: Banco Popolare guadagna il 5%, Bper +4% e Mps +3,8%. Bene anche Bpm che, in vista del matrimonio con il Banco, registra un progresso del 3%. Avanzano anche Intesa Sanpaolo +3% e Ubi +6,1%, maglia rosa del Ftse Mib.
Il comparto bancario registra performance generalmente positive anche nel resto d’Europa, dove guadagna il 2,3%.
Tra le società a maggiore capitalizzazione quotate sulla Borsa italiana non si registra nessun titolo in ribasso. Crescono anche i titoli della galassia Fiat: Fiat Chrysler +1,45%, Exor +3,18% , Cnh +2,29% , in attesa dei conti trimestrali che saranno pubblicati a breve da Fiat Chrysler.
Bene anche Telecom Italia, +2,40%.
Tra i principali titoli del listino italiano, poco mossi Eni +0,50%, Terna +0,17%, Snam +0,67% e Stm +0,99%.
Asta Btp
Il Tesoro fa il pieno, collocando sul mercato 750 milioni di BTPei, i BTP indicizzati all’inflazione europea. Il rendimento medio si è attestato allo 0,48% dallo 0,66% dell’asta precedente. Molto forte la domanda: 1,7 miliardi, per un rapporto di copertura pari a 2,26.
Lo Spread Btp/Bund è sceso invece a 126 punti.