La ricetta proposta dalla Chef Valeria Piccini del ristorante Da Caino a Montemerano, due stelle Michelin, nasconde dietro la semplicità della sua preparazione, il sapore della storia della Maremma. L’Acquacotta – già la parola dice tutto – è stata per secoli il pranzo tipico dei butteri che seguivano le mandrie al pascolo. Un piatto di genuinità del territorio che contadini, pastori, spaccalegna potevano realizzare durante la loro assenza dalle povere case, insaporendolo con le verdure che il terreno e la stagione offrivano, con un soldo di cacio, un uovo, e qualche fetta di pane raffermo. In quella zuppa che riscaldava gli animi nelle dure giornate invernali c’erano comunque tutte le sostanze nutritive di cui avevano bisogno per tirare a campare.
Una ricetta semplice che però acquista valore dalla genuinità dei prodotti. Il consiglio è di scegliere quelli di qualità, a cominciare dall’uovo, per gustarne il sapore autentico.
Ingredienti per 4 persone
Cipolle bianche o bionde di media grossezza 4 Pz
Sedano verde intero (foglie e coste) 1 Pz
Pomodori pelati 1 Kg
Foglie di basilico 4 Pz
Brodo di carne 150 Gr
Olio extravergine di oliva 100 Gr
Uova fresche 4 Pz
Pane toscano raffermo (fette) 4 Pz
Parmigiano grattugiato 100 Gr
Sale Qb
Pepe nero Qb
Peperoncino Qb
Svolgimento della ricetta
Pulire le cipolle e il sedano, affettando abbastanza sottile il tutto.
Riporre in un tegame capiente il trito delle verdure.
Mettere il tutto al fuoco, con acqua,olio,sale,peperoncino
e il basilico. Far cuocere finché l’acqua non sarà evaporata.
Unirvi i pomodori,il brodo,lasciando cuocere ancora per 20 minuti.
Aggiustare di sale, rompere nelle verdure un uovo a persona,
coprire il tegame in modo che l’uovo venga cotto in camicia.
Minestrare sul pane raffermo cosparso di parmigiano