La Rai vuole un “bollino di qualità”. Lo scrive oggi il quotidiano La Repubblica, spiegando che Viale Mazzini, con i conti in equilibrio e dopo gli ottimi risultati della quotazione di Rai Way, ora punta al rating dalle agenzie specializzate come Standard&Poor’s e Moody’s.
Ma perché la Rai va alla ricerca di una valutazione dalle agenzie di rating? Secondo il quotidiano romano, con un rating positivo l’azienda si presenterà sul mercato emettendo un bond dai 150 ai 200 milioni di euro. Cifra che servirà per realizzare il “piano di adeguamento” del suo patrimonio immobiliare, da viale Mazzini (Roma) a via Cernaia (Torino) senza dimenticare gli studi ex Dear al quartiere Nomentano di Roma.
Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha spiegato a Repubblica le motivazioni che stanno portando a queste decisioni: “La Bce che immette capitali nelle economie dei nostri Paesi crea condizioni irripetibili, straordinarie per chiedere un prestito“.
La Rai immagina di indebitarsi per 7 anni a un tasso di interesse del 2%, decisamente meno alto rispetto a quello che le banche hanno applicato negli ultimi 10 anni.