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I misteri della Puglia in mostra a Parigi: all’istituto di cultura italiana storia e tradizioni fino al 28 settembre

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Da molto tempo i rappresentanti della Regione Puglia non perdono occasione per ricordare che il loro territorio è tra i più sostenibili e protetti d’Italia. A sostegno di tali successi dal 2000 ricordano l’aumento dei turisti , le viste a mostre e luoghi d’arte, l’aumento delle strutture ricettive, la crescita del PIL. Constatare tutto questo girando per la Regione, da Foggia a Lecce, diciamo, è sicuramente un’esperienza esaltante. Si incontrano terre , pietre, mare, masserie, dimore: un’insieme ,insomma, di preesistenze storiche che catturano la mente e rallegrano lo spirito. La Puglia ha fatto passi avanti in tema di sostenibilità e di cura dell’ambiente, tranne qualche svista su temi di infrastrutture di energia. Ma anche quando questo è accaduto il territorio non ne ha risentito granché e i turisti hanno continuato a sbarcare a migliaia .

Bisogna ,pero’, capire se tutto questo patrimonio ha lo stesso effetto sulle persone quando viene esportato. Quando la Regione cerca di mettersi in mostra lontano da se. Probabilmente è il senso della Mostra “APULIA. Mystères des Pouilles entre terre, pierres et mer” (I misteri della Puglia tra terra, sassi e mare) in corso all’ Istituto Italiano di Cultura a Parigi. Una sfida fuori casa che durerà a lungo, fino al al 28 settembre . Vuole mostrare l’evoluzione dell’ambiente culturale e del paesaggio architettonico nei secoli, dalla Magna Grecia ad oggi.

«I misteri della Puglia tra terra, sassi e mare»: una mostra con quattro sezioni

La Francia e i francesi amano la nostra Regione- dice Grazia Di Bari, consigliera delegata alle Politiche culturali. A Parigi sono esposte opere d’arte, tesori archeologici e medioevali, fotografie d’autore e sculture contemporanee. «La nostra Regione con le sue bellezze e il suo immenso patrimonio archeologico e artistico è da sempre molto amata in Francia “ aggiunge. All’Istituto ci sono quattro sezioni – archeologica, rupestre, medievale e contemporanea- con tante immagini di chiese rupestri e di opere contemporanee.

L’allestimento è stato curato dalla storica dell’arte Francesca Marocchino che si è avvalsa di un Comitato scientifico. In realtà tutti si sono adoperati per rappresentare in modo diverso dai soliti stereotipi il cosiddetto talon de la botte (Tacco dello Stivale). Un’operazione certamente “eco” perché andando a Parigi la Puglia tenta anche di destagionalizzare il turismo e far capire che il territorio marino o interno può e deve essere vissuto 365 giorni l’anno. Sette sono i musei pugliesi partecipanti: Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Museo Castello Svevo, Bari; Museo Archeologico – Fondazione De Palo-Ungaro, Bitonto; Museo Archeologico Nazionale, Canosa di Puglia; Museo Sigismondo Castromediano, Lecce; Museo Archeologico Nazionale Jatta, Ruvo di Puglia; Collezione privata Jatta, Ruvo di Puglia.

All’esposizione museale si sono aggiunti i fotografi Gabriele Torsello (Kash), Domenico Fioriello, Paolo Azzella, Lorenzo Scaraggi, Nicola e Giorgio Amato; gli artisti plastici Lino Sivilli e Francesco Schiavulli; Giovanni Bozzi. Una squadra nutrita che vorrà onorare anche quella vecchia definizione di ” California del Sud”.

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Categories: Arte