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La premier Meloni sconfessa La Russa sulla difesa del figlio accusato di violenza sessuale: brava Giorgia

Imagoeconomica

“Capisco da madre la sofferenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa, ma non sarei intervenuta” a preventiva difesa del figlio accusato di violenza sessuale. Non solo, ma “solidarizzo con la ragazza che ha denunciato”. S’è fatto attendere qualche giorno il pronunciamento della premier sullo scottante caso La Russa ma più chiara di così la sconfessione del Presidente del Senato e compagno di partito ad opera di Giorgia Meloni non poteva essere e merita un applauso.

Diverso è invece l’orientamento della premier sul caso Delmastro e su quello della Santanchè che la premier difende, anche se non con grande convinzione almeno nel caso della ministro del Turismo (“E’ una vicenda complessa ed extrapolitica”). Ma la prova della verità su Meloni era sul caso La Russa e la premier – le va riconosciuto – l’ha superata a pieni voti. Ne sarà sicuramente contento anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella che non aveva gradito le spericolate esternazioni del Presidente del Senato. Ora tocca a La Russa decidere il da farsi: se avesse un minimo di dignità, dovrebbe dimettersi.

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