Non solo non avrà più il nome Fiat, ma la nuova società che nascerà dalla fusione tra Fiat Industrial e Cnh non sarà quotata a Milano. Così Piazza Affari si avvia a perdere anche Fiat Industrial dal listino.
L’operazione (proposta al Cda di Cnh), come annunciato questa mattina, prevede infatti la fusione di entrambe le società in una nuova holding di diritto olandese che verrà quotata a New York e che avrà una quotazione secondaria in Europa. Ma questa non potrà essere Milano perché “la giurisdizione della società sarà olandese e quindi non ha più alcuna connessione con una piazza italiana”, ha spiegato oggi in conference call l’ad Sergio Marchionne. E il tutto, nello stile marchionniano, è destinato a verificarsi a spron battente: ”Sarebbe saggio concludere l’operazione entro sette mesi”, ha detto Marchionne nella conference call aggiungendo che consulenti legali e banche d’affari hanno indicato come target per il completamento del progetto di integrazione di Fiat Industrial con Cnh Global fine 2012.
E il pensiero corre subito alla Fiat. Che, dopo la conquista di Chrysler, potrebbe seguire la stessa sorte. Marchionne frena: “Sarebbe possibile, ma non è il momento di replicare con Fiat e Chrysler quanto vogliamo fare con Industrial e Cnh. Non cominciate con le congetture – ha detto l’ad – Abbiamo molte cose da attuare nel breve termine. Dobbiamo esercitare le opzioni previste su Chrysler”.
In Borsa titolo Fiat Industrial cede lo 0,82% azzerando i guadagni della seduta mentre Fiat cede il 5,51%.
”La valutazione di mercato di Fiat Industrial è pari, ai corsi di ieri, a 9,6 miliardi di euro e quella di Cnh a 8 miliardi. E’ una situazione anomala”, ha commentato in conferance call Marchionne che ha anche voluto rassicurare che “Non ci saranno effetti sulle nostre attività operative né tanto meno sulle nostre persone. Per chi di voi lavora in stabilimento come per chi lavora in ufficio non cambierà nulla, se non il fatto che si aprono nuove e interessanti prospettive di fronte”.