Ormai è un appuntamento imprescindibile quello con “La Nuit de la Glisse” di Thierry Donard: chiunque sia appassionato di sport estremi sa che il produttore francese – dal 2001 – ha mancato solo una volta la realizzazione dell’atteso film sugli “sport di scivolamento”, facendosi però perdonare con una doppia edizione nel 2010. Che sia una tavola da surf a scivolare sull’acqua, uno snowboard sulla neve, una parapendio sull’aria, poco importa: per Donard, quello che conta è la passione e il desiderio di raggiungere un obiettivo.
La diciottesima edizione di questo lungometraggio è stata presentata ieri a Milano con un’anteprima per una ristretta platea di fortunati. Giornalisti, atleti, semplici appassionati vincitori di un concorso promosso dallo sponsor “TAG Heuer“, sono stati tutti rapiti dalle immagini incredibili di questa ennesima produzione al cardiopalma. Inutile dire che l’alta definizione (4K) ha contribuito al realismo e alla partecipazione del pubblico che è arrivato ad applaudire e ad incoraggiare gli sportivi protagonisti del film come fossero impegnati dal vivo nelle rispettive imprese.
Ma chi sono i protagonisti veri de “La Nuit de la Glisse”? Oltre agli atleti, ci sono le discipline, che a volte, declinate all’estremo, sono sport sorprendenti, sconosciuti, nuovi, tutti da scoprire. Co-protagonisti sono senz’altro gli scenari unici che si trovano davanti agli occhi gli stessi atleti. Ancora una volta la tecnologia fa la differenza: droni e action cam fanno vivere allo spettatore quasi le stesse emozioni e paure di chi si cimenta in certe imprese: le riprese in soggettiva sono letteralmente da vertigini, mal di stomaco, mal di testa e chi più ne ha più ne metta!
Si parte con il free diving (apnea senza ausilio di attrezzatura particolare) con l’italiano Davide Carrera che fa da introduzione sia dal vivo alla proiezione, sia nel film alle scene successive. Quindi si passa al mondo delle bici, sia elettriche che non, utilizzate in contesti a dir poco inusuali, poi è la volta del kitesurf, dello sci alpinismo, dello snowboard estremo, dello stand-up paddle. Si prosegue con lo speedflying (parapendio estremo) e si finisce con il surf, con quello che forse è il wipeout dell’anno a Nazarè, in Portogallo (con esito felice).
115 minuti di pura adrenalina dalla Nuova Zelanda al Pakistan, da Tahiti a Maui, ma non è solamente l’aspetto del rischio al centro dell’attenzione. Durante il film si capisce, e fa riflettere, che per riuscire a girare determinate scene in sicurezza – e la sicurezza è paradossalmente la prima guida di ciascun atleta che si cimenta in queste imprese – la troupe e gli sportivi hanno dovuto aspettare giorni se non mesi prima che le condizioni meteorologiche e in genere degli scenari fossero adeguati.
Dopo il tour nei cinema di tutto il mondo, il dvd, il bluray o la versione “video on demand” di La Nuit de la Glisse, sarà disponibile per l’acquisto sia online, sia nei negozi specializzati.