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La Msc di Aponte rileva il 15% dell’aeroporto di Genova da Adr

L’uscita di AdR, controllata della holding Mundys dei Benetton, è il primo step del riassetto azionario dell’aeroporto avviato lo scorso anno dal presidente Lavarello. Nei suoi progetti c’è anche l’offerta di pacchetti crociera-aereo

La Msc di Aponte rileva il 15% dell’aeroporto di Genova da Adr

Manca forse solo il Parco della Vittoria: come nel gioco del Monopoli, Gianluigi Aponte continua ad accumulare asset e dopo giornali, navi, aerei cargo, terminal portuali e treni ora punta sull’aeroporto Colombo di Genova. Attraverso la sua Msc (Mediterranean Shipping Company, il colosso mondiale della logistica, Aponte ha rilevato il 15% di quote che Aeroporti di Roma ha in Aeroporto di Genova Spa. La parte restante è divisa tra Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale (60%) e Camera di commercio di Genova (25%). Nel trasporto aereo da ricordare l’avvio di Air Cargo e l’acquisto della licenza di Aliscargo, mentre non è andato a buon fine il tentativo di rilevare la maggioranza di Ita Airways assieme a Lufthansa. A febbraio l’Ue ha dato il via libera all’ingresso di Msc in Italo, la società dei treni ad alta velocità (con circa il 50%). Mentre di recente gli Aponte hanno comprato il quotidiano ligure Il Secolo XIX dal gruppo Gedi.

Uno scalo che ha bisogno di nuove energie

Si fanno ipotesi sull’importo dell’operazione, al momento non noto. Al 31 dicembre 2023, secondo i documenti depositati, il 15% di Adr in Aeroporto di Genova Spa aveva un valore di 484 mila euro, in calo rispetto ai 697 mila del 2022 e quasi dimezzato rispetto agli 894 mila del 2019. Lo scalo, spiegano fonti industriali, ha bisogno di una ricapitalizzazione dopo aver chiuso il 2023 con 1,27 milioni di passeggeri, 28,8 milioni di ricavi e un rosso di 3,5 milioni.

I progetti per lo snodo chiave di Genova

L’uscita di AdR, controllata della holding Mundys dei Benetton, è il primo step del riassetto azionario dell’aeroporto avviato lo scorso anno dal presidente Alfonso Lavarello, uomo di fiducia di Aponte, con il consenso del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, che ha la delega sui porti. Il progetto è quello di accelerare la crescita di un’infrastruttura strategica per lo sviluppo turistico, economico e commerciale di Genova. In effetti al momento lo scalo continua a perdere traffico e invece un pacchetto crociera-aereo sarebbe più appetibile per un turista e per questo nei progetti di Lavarello c’è il coinvolgimento di società di navigazione come Msc e Costa . Nel 2023 Msc Crociere, uno dei rami della galassia, ha registrato 4,08 milioni di ospiti, utilizzando 22 navi e impiegando 46.606 persone.

I primi via libera

L’autorità portuale e la Camera di commercio hanno diritto di prelazione e dovranno dare l’ok all’ingresso del colosso marittimo. Ma l’operazione ha già il loro via libera. Ed è destinata a portare Msc, in un secondo momento, a essere l’azionista di riferimento. “Aeroporti di Roma ha ricevuto da Msc una proposta vincolante di acquisto della propria quota di minoranza”, conferma in una nota la società che gestisce anche gli scali di Fiumicino e Ciampino. “La ricezione della proposta segue la volontà espressa da Adr di rendere disponibile la propria quota, al fine di abilitare possibili assi sinergici e di sviluppo per il rilancio dello scalo”. “L’operazione avviene in piena sinergia e raccordo con il Comune di Genova che, oltre a essere pienamente concorde con la proposta di acquisto delle quote di Adr da parte di Msc, ha promosso l’operazione”.

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