Nella giornata di apertura dell’edizione 2013 della Settimana della Moda di Milano, arriva la notizia che sono la Toscana e la Lombardia le prime regioni europee per numero di imprese di moda, ognuna con 11mila attività. Un dato che testimonia l’importanza del settore per l’immagine e la competitività dell’Italia a livello europeo.
Al terzo posto il Norte, in Portogallo con circa 10mila imprese, al quarto la greca Attica con 8mila quasi alla pari con l’Ile de France, la regione parigina. Al sesto e settimo posto, altre due regioni italiane, Veneto ed Emilia Romagna, con circa 6mila imprese. Tra i vari Paesi, l’Italia supera di gran lunga la Francia con 55mila imprese rispetto alle 22mila d’Oltralpe.
E Milano, che oggi ospita sulle sue passerelle grandi firme, da Gucci a Marani, da Ferretti a Byblos, e che, per numero d’imprese vale oltre un terzo della Lombardia, si colloca nella classifica tra Paesi al di sopra dell’Olanda e del Belgio: sarebbe al 15esimo posto, dopo Germania, Ungheria e Svezia.
I dati sopraindicati sono il frutto di un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il Lab Mim, su dati Eurostat 2013, diffusa in occasione dell’incontro di benvenuto di oggi all’hotel Diana Majestic che apre la settimana della moda. L’incontro è stato perarltro organizzato dalla Camera della Moda di cui la Camera di Commercio è partner istituzionale.
Le stime nettamente positive per la moda italiana consentono a Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano di affermare: “La moda per Milano e per L’Italia rappresenta un elemento di attrattività internazionale sul quale occorre investire con una logica di sistema, per rafforzare la competitività delle nostre imprese e del nostro territorio. Le attività imprenditoriali diffuse svolgono anche un ruolo importante per la competitività in Europa e un fattore rilevante di attrazione anche turistica”.