Vanno a cinque Regioni i 4,6 milioni di euro per la mobilità sostenibile messi a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD. Sono stati approvati, infatti, 11 progetti relativi a: Campania (province di Napoli, Avellino e Caserta), Puglia (province di Lecce, Brindisi e Foggia), Sicilia (provincia di Ragusa, Caltanissetta e Enna), Calabria (province di Crotone e Catanzaro) e Sardegna (Olbia). I progetti sono stati valutati nell’ambito del bando per la mobilità sostenibile nelle Regioni meridionali con lo scopo dichiarato di agire sulle abitudini e i comportamenti dei cittadini. Si vuole aiutare la diffusione di una nuova cultura della mobilità che al Sud ha ancora ritardi. I cittadini dovranno avere mezzi e strumenti per spostarsi diversamente dall’oggi, soprattutto per ragioni di lavoro. Le città avranno mezzi elettrici e da noleggiare, stazioni di ricarica, percorsi pedonali sicuri e visibili, consegne a domicilio e visite turistiche con uso di tecnologie. Sono tutte scelte alternative all’uso del trasporto privato che favoriscono, appunto, modelli di circolazione sostenibili a basso impatto ambientale. Al bando potevano partecipare minimo tre organizzazioni di cui almeno due non profit insieme a istituzioni, Università, Centri di ricerca.
I progetti miglioreranno la qualità della vita
In alcune province le risorse allocate sui progetti andranno a rafforzare i mezzi eco già esistenti. Ma la Fondazione ha anche l’obiettivo della sostenibilità sociale, cioè l’attenzione per chi in Campania o in Sicilia, piuttosto che in Calabria o Sardegna si trova in situazioni difficili. Così il Presidente della Fondazione Carlo Borromeo: ” al centro di questi progetti c’è un aspetto che ci interessa particolarmente, oltre a quello della sostenibilità ambientale, quello della sostenibilità sociale, dell’attenzione alle necessità e al benessere di chi vive in contesti o situazioni difficili“. I progetti prevedono, infatti, l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà, che saranno coinvolte in attività di guida, logistica, accompagnamento, manutenzione e assistenza. La sostanza dei piani di mobilità vedrà l’attivazione di servizi di trasporto pubblico a chiamata per ridurre l’isolamento di aree interne o migliorare la raggiungibilità dei luoghi di studio, lavoro, svago. Prevista la nascita del vehicle sharing, con noleggio di auto, monopattini, motorini, van elettrici con autista e stazioni di ricarica elettrica. Per superare la consuetudine dell’accompagnamento a scuola dei bambini con mezzi privati, sono stati inclusi i percorsi pedibus nel tragitto da casa a scuola. “Sostenendo queste iniziative aggiunge Borgomeo- vogliamo porre l’attenzione sulla responsabilità individuale e sulla necessità che ciascun cittadino si mobiliti in un’ottica di sostenibilità, nella consapevolezza che i nostri gesti e le nostre scelte hanno delle ricadute a livello sociale, economico e ambientale”.