Borse confortate dall’apertura della Germania a una soluzione su Atene per lunedì. Le piazze Europee chiudono positive: Milano è la migliore, +0,82%, sopra i 15.400 punti e ai massimi dal 7 novembre. Francoforte +0,16%, Parigi +0,44%, Londra +0,07% e Madrid +0,27%. Atene chiude in rialzo dell’1,10%. Lo spread Btp-Bund è a 340 punti base e rendimento al 4,84%, in leggera discesa dall’apertura. L’euro sale sul dollaro a 1,2818, il Wti sale a 86,89 dollari al barile e l’oro a 1.727,50 dollari l’oncia.
A Wall Street il Dow Jones sale dello 0,24% e il Nasdaq dello 0,01% aiutati dal superindice dell’economia che è salito dello 0,2%. Diminuiscono di 41 mila unità nell’ultima settimana le richieste di sussidi di disoccupazione a 410 mila, in linea con le attese, per quanto su un livello ancora elevato a causa dell’impatto di Sandy. Delude le attese però l’indice Michigan sulla fiducia dei consumatori che sale a 82,7 punti da 82,6 del mese precedente sotto le attese di 84,5.
Nel complesso però i listini resistono ai timori sulla Grecia. Per la cancelliera Angela Merkel ci sono “chance” che si trovi un accordo lunedì prossimo sulla Grecia e il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha dichiarato che c’è accordo con gli altri ministri europei e il Fondo monetario internazionale su un programma di buyback del debito greco, che farà parte di una serie di misure finalizzate a coprire il fabbisogno finanziario di Atene.
Per i tedeschi l’operazione andrebbe finanziata con un incremento delle risorse del fondo Efsf per 10 miliardi di euro. Per quanto riguarda il summit sul bilancio europeo, previsto per domani e dopodomani a Bruxelles, Merkel ha affermato al Bundestag che in caso “di emergenza”, se non si trova un accordo è possibile un nuovo summit europeo all’inizio del 2013.
A Piazza Affari svetta Bpm, +3,59%. In salita anche Intesa, +2,38%, e Unicredit, +0,75%. Mps perde l’1,04%. In cima al Ftse Mib anche Diasorin +3,18%, Mediaset +3,03% e Enel Green Power +2,26%. In fondo Ansaldo Sts -1,09%, Mediobanca -0,89%, Buzzi Unicem -0,80% e Azimut -0,51%.
Intanto Blackrock e Alliance Bernstein, cui fanno capo quote rilevanti delle maggiori società italiane (Generali a Eni, da Fiat a Telecom), hanno deciso di avvalersi dell’esenzione dall’obbligo di comunicare partecipazioni tra il 2 e il 5% del capitale. L’esenzione è prevista, per le attività di gestione del risparmio, dalla direttiva europea Trasparency, recepita lo scorso giugno nel regolamento emittenti della Commissione.