Dopo il via libera definitivo del Senato è arrivato anche quello della Camera. La Manovra di Bilancio è legge e porta tante novità per il 2024.
I voti favorevoli sono stati 200, 112 i no e 3 astenuti. È la seconda manovra del governo Meloni, che mette a terra circa 28 miliardi, compresi i 4 miliardi per la nuova Irpef, di cui oltre la metà, quasi 16 miliardi in extradeficit. Le misure più importanti riguardano pensioni, affitti brevi, mutui, cuneo fiscale a cui si aggiunge una coda di microprovvedimenti che, seppur più contenuti del passato, hanno comunque trovato posto nel testo finale. Che contiene anche una serie di nuove tasse, dal classico aumento delle sigarette fino alla tassa di soggiorno per il Giubileo. Punto per punto, ecco cosa cambia con la legge di Bilancio 2024.
Cosa prevede la Manovra sulle pensioni
Nel 2024 diventano più stringenti i requisiti di Quota 103. Chi vuole uscire in anticipo dal lavoro dovrà aver compiuto 62 anni e aver versato 41 anni di contributi. Secondo quanto previsto, la finestra passa da 3 a 7 mesi (9 per i pubblici), mentre l’assegno sarà calcolato integralmente col regime contributivo e, fino alla pensione ordinaria, non potrà superare 4 volte il minimo.
Sono state prorogate di un altro anno anche Ape Sociale e Opzione Donna, ma anche in questo caso i requisiti saranno più severi. I lavoratori fragili potranno usufruire dell’Ape sociale a partire dai 63 anni e 5 mesi (prima erano 63 tondi). Per quanto riguarda Opzione donna, l’accesso sarà consentito a caregivers, invalide, licenziate o dipendenti di aziende in crisi con un’età pari a 61 anni (erano 60).
Dopo le polemiche delle settimane scorse, il taglio sulle pensioni di vecchiaia dei lavoratori di sanità, enti locali, asili e uffici giudiziari è stato scongiurato. La sforbiciata rimane però sulle pensioni anticipate, ma sarà più blanda per medici e infermieri dato che potrà essere ridotto di un trentaseiesimo per ogni mese di ritardo nel pensionamento. L’azzeramento arriva solo in caso di permanenza in servizio per 36 mesi dopo il raggiungimento del requisito per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne).
Il cuneo fiscale: confermato il taglio anche per il 2024
La legge di Bilancio conferma per il 2024 il taglio del cuneo fiscale del 6% per i redditi fino a 35mila euro e del 7% per quelli fino a 25mila euro. Il taglio viene riconosciuto “senza effetti sul rateo di tredicesima”, mentre per il 2023 la decontribuzione sulla mensilità aggiuntiva è stata del 2% fino a 35mila euro e del 3% fino a 25mila.
Lavoro e imprese: dalle deduzioni ai fringe benefit
Per le imprese è prevista una maxi deduzione valida sulle assunzioni a tempo indeterminato, che sarà ancora più alta per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza fino a toccare il 130%. Confermata anche la detassazione dei premi produttività al 5%, mentre cambia la soglia di esenzione dei fringe benefit, che si potranno usare anche per pagare affitto e mutuo prima casa: si passa a 1.000 euro per tutti e a 2.000 euro per i lavoratori con figli. Per le aziende inoltre è previsto infine uno “sconto” del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia.
Affitti Brevi: cedolare al 21% su una casa, al 26% sulle altre
In una delle prime versioni della Manovra era stato stabilito che la cedolare secca sulle case in affitto breve salisse dal 2024 dal 21% al 26%, una misura che aveva suscitato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori e gli stessi partiti della maggioranza. La versione definitiva prevede invece che la cedolare secca rimarrà al 21% su una delle case concesse in affitto breve. Dalla seconda si passerà al 26%. “Ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve – si legge – si applica l’aliquota del 26 per cento in caso di opzione per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca” ma “l’aliquota è ridotta al 21 per cento per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi ad una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi”.
Fondo mutui prima casa
Le famiglie numerose con reddito medio basso per il 2024 saranno inserite tra le categorie che avranno accesso al fondo mutui prima casa. Potranno accedere al fondo le famiglie con tre figli sotto i 21 anni e un Isee non superiore a 40.000 euro, le famiglie con quattro figli di età inferiore a 21 anni con Isee fino a 45.000 euro e quelle con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e un Isee non superiore a 50.000 euro. La garanzia del Fondo cresce con il numero di figli: 80% della quota capitale con 3 figli, 85% con 4 e del 90% con 5 figli.
La Carta Dedicata a Te
Confermata anche per l’anno prossimo il bonus spesa per le famiglie più in difficoltà per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità con un Isee pari o inferiore a 15mila euro. Per il 2024 sono stati stanziati 600milioni di euro, 100 milioni in più rispetto al 2023. Lo scorso 12 dicembre il Governo ha approvato una proroga della social card. I nuclei familiari che non erano riusciti a ritirarla o ad effettuare la prima transazione entro la scadenza del 15 settembre, avranno la possibilità di attivare la card e di utilizzarla fino al 31 gennaio 2024. A disposizione, ci saranno, 382,50 euro, una cifra alla quale ora si aggiungono anche 77,20 euro da destinare all’acquisto di beni alimentari o di carburante.
Bonus asilo nido
Sale l’importo del bonus asilo nido e per forme di supporto domiciliare per bambini con meno di 3 anni di età affetti da gravi patologie croniche. L’incremento riguarderà le famiglie con almeno un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio di meno di 10 anni e che l’Isee della famiglia non superi i 40 mila euro.
Sale l’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia
A solo un anno di distanza dalla riduzione, fortemente voluta dal Governo Meloni, l’Iva sui pannolini, sul latte in polvere e sugli assorbenti femminili torna a salire, passando dal 5% al 10%.
Fondi per borse di studio ed erasmus
Le risorse per le borse di studio salgono di 36 milioni. Prevista l’istituzione di un Fondo per l’Erasmus italiano da 10 miliardi di euro. «Sono molto orgogliosa del finanziamento di 10 milioni per l’Erasmus italiano. Con queste risorse – spiega la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini – saranno finanziate borse di studio per consentire ai ragazzi e alle ragazze di trascorrere un periodo in un ateneo diverso rispetto a quello di iscrizione rimanendo nel nostro Paese”.
Ponte sullo Stretto
Per il Ponte sullo Stretto che collegherà Messina e Villa San Giovanni è stato previsto uno stanziamento di 11,6 miliardi di euro. Risorse che però non arriveranno tutte insieme ma saranno distribuite tra il 2024 e il 2032. Una delle novità più importanti emerse in Parlamento riguarda il fatto che di questi 11,6 milioni, 9,3 saranno stanziati dallo Stato, il resto dalle Regioni Sicilia e Calabria.
Contratti pubblico impiego
La legge di Bilancio 2024 stanzia 3 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Si prevede una corsia preferenziale per i comparti salute e sicurezza e oltre 3 miliardi aggiuntivi per il fondo sanitario. Previsti anche fondi in più per le integrazioni salariali delle forze armate e delle forze dell’ordine.
Canone Rai
Nel 2024 l’importo del canone Rai scenderà dagli attuali 90 euro a 70 euro.