Il Kazakistan era salito agli onori (o ai disonori) della cronaca negli anni scorsi per il film “Borat”, ma adesso ha una rinomanza forse più duratura e senz’altro più onorevole. Il vincitore del Giro di Francia, Vincenzo Nibali, capeggia la squadra Astana, dal nome della capitale kazaka. L’Astana Pro Team è finanziata dal fondo sovrano del Kazakistan, e ha portato all’attenzione della comunità internazionale quella che è la nazione ‘landlocked’ (senza sbocchi al mare) più grande del mondo.
Kairat Kelimbetov, presidente del Kazakh Cycling, governatore della banca centrale kazaka ed ex vice-primo ministro, ha dichiarato: “Questo è stato un progetto di grande successo; se guardate all’aritmetica, non si contano le volte che il nome Astana è stano menzionato nei giornali, nella TV e nei social media”.
Finora il Kazakistan, con a capo il Presisdente Nursultan Nazarbayev dal gorno dell’indipendenza (1991) ha dovuto convivere con una immagine negativa, specie per i diritti umani. “Astana è parte di una importante strategia di relazioni pubbliche per far sapere al resto del mondo che vi è un grande paese nell’Asia centrale, il nono nel mondo per grandezza, e che siamo parte della comunità globale”, ha detto Kelimbetov.