New York City è una delle città che più ispirano artisti, uomini d’affari e viaggiatori. Chiunque abbia un sogno a New York può credere di poterlo realizzare. Si può essere chi si desidera per le strade della città, sentendosi spesso e contemporaneamente sia un puntino sia una persona speciale tra altre otto milioni. Ma il potere più grande che New York City esercita sugli italiani è che è in grado di farci sentire a casa, perché è una delle città che nel mondo parla meglio la nostra lingua.
Nella classica cornice del cuore verde e pulsante di Manhattan – Central Park – il due luglio sera si è tenuto il concerto “Opera Italiana is in the Air”, organizzato da Intesa Sanpaolo e giunto alla sua seconda edizione. L’evento gratuito ha dato la possibilità di godere della lirica italiana. Il repertorio, infatti, ha omaggiato la penisola e si è concentrato su una serie meravigliosa di arie ed ensembles: dal Rigoletto di Verdi alla Traviata, da Il Barbiere di Siviglia di Rossini fino alle opere di Puccini.
L’orchestra era composta da membri della Metropolitan Opera, ma anche dagli studenti dei prestigiosi istituti del Manhattan School of Music, Juilliard, NYU, New England Conservatory, New York Youth Symphony e altri ancora, a dirigerla il maestro Alvise Casellati – presidente e music director di “Opera Italiana in the Air”.
«Con il sostegno a “Opera italiana is in the Air” Intesa Sanpaolo ha scelto di offrire al grande pubblico americano l’opportunità di accostarsi gratuitamente al patrimonio della musica operistica italiana». Ha dichiarato Biagio Calabrese, Direttore Filiale HUB di New York Divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.
Gli ospiti d’onore dell’evento prodotto da Dani Bedoni sono stati Paulina Castro, autrice di una nuova composizione e talentuosa 13enne membro del New York Philharmonic’s Very Young Composer Program, e Paola Prestini, una delle principali compositrici donne nel mondo.
L’ambizioso progetto del gruppo bancario Intesa Sanpaolo è quello di promuovere la cultura italiana nel mondo, dalla moda alla musica all’arte in tutte le sue forme, e lo scambio culturale tra Italia e Stati Uniti non solo dal punto di vista economico, ma anche intellettuale. Tra le iniziative del gruppo negli States è da ricordare il prestito al Metropolitan Museum of Art di New York da aprile a giugno del 2017 del celebre dipinto di Caravaggio “Il Martirio di Sant’Orsola” dalle Gallerie d’Italia di Napoli – una delle sedi museali della Banca–.
«La musica e la cultura hanno da sempre avuto il potere di avvicinare le persone, attraverso un linguaggio universale che supera il tempo e lo spazio; espressione tangibile di “diplomazia culturale”, ha continuato Calabrese.
Lo scambio è a somma positiva, anche in Italia Intesa Sanpaolo ha promosso l’arte e la cultura americana, come nella sede museale delle Gallerie d’Italia a Milano dove è in corso la mostra “Arte come Rivelazione”, che espone capolavori di artisti americani come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg e Christo, facenti parte della collezione Agrati, una delle più prestigiose raccolte di arte contemporanea. La collezione si compone di 500 opere e fu creata a partire dalla fine degli anni Sessanta da Luigi e Peppino Agrati, due industriali esponenti della borghesia illuminata lombarda che hanno intrattenuto rapporti di amicizia diretta con gli artisti d’oltreoceano.
Del resto se lo diceva anche Frank Sinatra gli si può dare almeno il beneficio del dubbio: “If I can make it there, I’m gonna make it anywhere. It’s up to you, New York, New York” e la cultura italiana ha decisamente confermato i favori dei pronostici.