Non è esattamente un successo diplomatico quello registrato da Matteo Salvini in Libia. Il vicepremier e numero uno del Viminale, giunto lunedì in visita a Tripoli, ha incontrato ministro dell’Interno libico, Abdulsalam Ashour, e il vicepresidente Ahmed Maiteeq. Nel corso del colloquio, Salvini ha avanzato la proposta di creare un hotspot nel sud del Paese africano, idea che però è stata respinta da Maiteeq.
Il leader della Lega incontrerà anche il premier libico riconosciuto dalle Nazioni Unite, Fayez al-Serraj. La ricetta proposta dal ministro dell’Interno italiano comprende anche aiuti tecnici ed economici alla Libia per controllare i flussi migratori che dall’Africa e dal Medio Oriente premono per raggiungere l’Europa.
Il Paese nordafricano “rappresenta un’opportunità di sviluppo – ha detto Salvini – Saremo vicini alle autorità libiche anche con i necessari supporti tecnici ed economici per garantire insieme la sicurezza nel Mediterraneo e rafforzare la cooperazione investigativa e più in generale la collaborazione in tema di sicurezza”.