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La Lazio vince e scavalca l’Inter, Dzeko regala l’ultimo gol alla Roma

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La Lazio sfrutta il bonus, la Roma no. Mercoledì di recuperi a tinte molto diverse per biancocelesti e giallorossi, con i primi che battono l’Udinese con un netto 3-0 e si prendono così il terzo posto in solitaria, e i secondi che rimediano solo un pareggio sul campo della Sampdoria, per giunta in extremis. Il gol di Dzeko permette quantomeno di evitare la sconfitta ma, paradossalmente, fa ancora più male proprio perché segnato da lui, sempre più vicino a trasferirsi al Chelsea di Conte. Il rischio che questa sia stata la sua ultima gemma è quasi una certezza il che, con la Roma fuori dalla zona Champions e senza più asterischi in classifica, alimenta un clima sempre più tetro e pessimista su Eusebio Di Francesco, la vera vittima (assieme ai tifosi s’intende) di questa situazione. “Queste sono decisioni che spettano alla società – ha ribadito il tecnico. – Io posso solo dire che Dzeko si è messo a disposizione della squadra e che fin quando lo avrò a disposizione lo farò giocare”. Anche perché il convento non passa grandi alternativeSchick e Defrel, seppur per motivi differenti, non rendono secondo le aspettative, Under è ancora troppo acerbo, El Shaarawy e Perotti infortunati. Si capisce dunque come il bosniaco sia l’unica vera freccia nell’arco di Di Francesco, cosa peraltro confermata anche ieri sera in quel di Marassi. Sotto a fine primo tempo per un rigore concesso da Orsato con l’ausilio del monitor (braccio di Kolarov ma proteste giallorosse per un fallo precedente di Ferrari su Strootman) e trasformato da Quagliarella (47’), la Roma ha più volte rischiato di subire il colpo del ko, salvo poi trovare il pareggio nel finale grazie a un colpo di testa di Dzeko, bravo a capitalizzare al meglio un assist del giovane Antonucci (91’). 

Risultato che lascia l’Inter al quarto posto e che permette alla Lazio di scappare a + 5 in classifica, risultato quasi impensabile a inizio stagione e invece pienamente meritato. La squadra di Inzaghi in questo momento offre il miglior calcio d’Italia segnando a raffica (56 gol segnati, 6 in più della Juventus) e correndo più di tutti, peraltro in barba a qualsiasi infortunio. Ieri per esempio mancava il capocannoniere Immobile ma non se n’è accorto nessuno: merito di Inzaghi, capace di costruire una squadra che va in gol con tutti gli elementi a disposizione. Contro l’Udinese è toccato a Felipe Anderson fare il centravanti, ruolo non propriamente suo eppure svolto al meglio: assist vincente a Nani (47’) e sigillo del 3-0 dopo una splendida cavalcata (87’). A sbloccare il match invece era stato un autogol di Samir (26’) a testimonianza di un periodo d’oro, nel quale anche gli episodi girano bene. Ora arrivano due partite molto importanti, entrambe contro il Milan: una in campionato (domenica sera), l’altra in Coppa Italia (mercoledì prossimo), che ci diranno davvero a cosa può ambire questa Lazio targata Inzaghi. “Sono scherzi del calendario – il pensiero del tecnico biancoceleste. – Loro sono in salute, da quando c’è Gattuso stanno facendo bene. Penso che siano favoriti per il fatto di giocare a San Siro ma noi andremo a fare le nostre partite, vogliamo andare avanti sia in campionato che in coppa”. La Lazio ride, la Roma piange: mai come ora, insomma, la Capitale è letteralmente spaccata in due.  

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