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La Lazio inciampa in casa, per Napoli e Roma sfide toste

SSC Napoli

Chiamateli pure scherzi delle coppe. Lo ha fatto il Verona alla Lazio, imponendosi 2-1 all’Olimpico in uno degli anticipi del sabato (gli altri sono stati Crotone-Spezia 4-1 e Torino-Udinese 2-3) e chissà che oggi non ne arrivino altri: gli impegni europei, del resto, prosciugano le energie come nient’altro, in particolare quando sono decisivi. Martedì i biancocelesti avevano speso tantissimo per superare il girone e ieri, al cospetto di un Verona coriaceo e brillante come al solito, ne hanno pagato le conseguenze. Non è solo una questione di prestazione, bensì di errori individuali, tipici di quando le gambe girano meno e la testa perde lucidità.

I due gol dell’Hellas ne sono la fotografia perfetta: sul primo Lazzari ha deviato in porta un tiro di Dimarco (45’), sul secondo Radu ha praticamente mandato in porta Tameze con un retropassaggio sciagurato (67’). La grande giocata di Caicedo (56’) non è così bastata per evitare la sconfitta, la quarta in campionato, la seconda consecutiva all’Olimpico, valevole per un poco edificante ottavo posto in classifica, per altro con due partite in più rispetto all’Atalanta nona. “Sapevamo che avremmo potuto avere dei problemi dal punto di vista fisico, però la prestazione c’è stata – l’analisi sconfortata di Inzaghi -. I gol ce li siamo praticamente fatti da soli ed è difficile quando capita così. Due giorni fa stavamo festeggiando un grande traguardo, ora siamo qui arrabbiati e delusi, però sappiamo che il campionato italiano è così, cercheremo di rifarci già martedì contro il Benevento”.

Oggi invece tocca a Napoli e Roma, chiamate a vincere per restare aggrappate alla fascia più alta della classifica. Gli azzurri riceveranno la Sampdoria di Ranieri al Maradona (ore 15), i giallorossi invece, alla stessa ora, faranno visita al Bologna di Mihajlovic. Per entrambe si tratta di sfide da vincere, ma anche da non sottovalutare: le fatiche europee, in particolare per il Napoli, potrebbero farsi sentire. Gli uomini di Gattuso infatti hanno speso molto con la Real Sociedad, sia in termini fisici che mentali, mentre i blucerchiati si sono potuti concentrare per tutta la settimana sulla partita. Va anche detto però che gli azzurri hanno una rosa ampia, costruita proprio per far fronte al doppio impegno, ma è chiaro che certi giocatori chiave non possono essere sostituiti a cuor leggero.

Certo, mercoledì a San Siro ci sarà il big match contro l’Inter, ma questo, paradossalmente, non fa che aumentare il peso del match odierno: vincerlo darebbe una spinta enorme alla squadra, fallirlo invece creerebbe tanti malumori e rimpianti. Gattuso lo sa, ecco perché oggi, nonostante la stanchezza, chiederà alla squadra un sacrificio, affidandosi al 4-2-3-1 dei titolarissimi, eccezion fatta per Bakayoko, Lozano e Mario Rui, gli unici a partire dalla panchina. Per il resto tutto confermato con Meret in porta (l’alternanza con Ospina è un’abitudine consolidata), Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Demme e Fabian Ruiz a centrocampo, Politano, Zielinski e Insigne sulla trequarti, Mertens in attacco.

Consueto 4-4-1-1 anche per Ranieri, che risponderà con Audero tra i pali, Ferrari, Yoshida, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Ekdal e Jankto in mediana, Ramirez alle spalle di Quagliarella. Vittoria ancor più necessaria per la Roma, che cerca i 3 punti dopo aver rallentato tra Napoli e Sassuolo. Fino a un paio di settimane fa i giallorossi volavano, tanto da essere stati indicati come possibili outsider in chiave scudetto, ora invece, complici gli ultimi risultati, sono scivolati più indietro, ma possono ancora dire la loro. Certo, a Bologna non sono ammessi altri passi falsi, indipendentemente dalla qualità della squadra di Mihajlovic, per nulla incline a fare regali.

Il nostro obiettivo è fare meglio della scorsa stagione, quindi arrivare dal quarto posto in su, ma ci manca ancora del tempo per poter competere con Juve e Inter, loro hanno fatto altri tipi di investimenti – il pensiero di Fonseca -. A Bologna sarà difficile, contro una squadra forte, ma tutte le partite sono importanti e noi vogliamo sempre giocare per vincere”. Il tecnico, in tribuna per via dell’espulsione rimediata contro il Sassuolo, recupererà Pellegrini e Veretout, mentre Smalling andrà solo in panchina. Il suo 3-4-2-1 infatti vedrà Mirante in porta, Ibanez, Cristante e Kumbulla in difesa, Karsdorp, Veretout, Villar e Spinazzola a centrocampo, Mkhitaryan e Pellegrini (Pedro è squalificato) alle spalle di Dzeko. Mihajlovic, dopo la parentesi di Milano, tornerà al 4-2-3-1 tipo con Ravaglia tra i pali (Skorupski dovrebbe star fuori un mese), De Silvestri, Danilo, Tomiyasu e Hickey nel reparto arretrato, Poli e Svanberg in mediana, Vignato, Soriano e Barrow sulla trequarti, Palacio in attacco.

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