Due su due. La Lazio ripete l’impresa di Coppa Italia anche in campionato, questa volta addirittura al Maradona, battendo il Napoli per la seconda volta in tre giorni. L’1-0 firmato Isaksen è pesantissimo per lei, rimasta aggrappata a Inter e Fiorentina (anch’essa vincente sul Cagliari con lo stesso risultato) e per tutta la Serie A, da ieri comandata ufficialmente dall’Atalanta. Conte mastica amaro, dopo una settimana che lo ha visto prima uscire dalla Coppa Italia e poi perdere il primo posto in classifica, peraltro virtualmente dietro anche a Inter e Fiorentina (una delle due, vincendo il recupero, lo sorpasserebbe), mentre Gasperini, Inzaghi, Palladino e Baroni sorridono felici, per una corsa scudetto più avvincente che mai.
Napoli – Lazio 0-1: Isaksen porta in cielo Baroni e butta giù Conte
Il minuto che cambia il campionato è il 79, quando Isaksen raccoglie un lancio di Noslin, sterza su Olivera e batte l’incolpevole Meret con un sinistro potente e preciso. In quel momento la Lazio capisce che l’impresa, perché di tale si tratta, è davvero vicina, mentre il Napoli vede sfumare un primato in classifica che durava ormai da due mesi. Lo scettro del comando passa così a Gasperini e non si può certo dire che non sia meritato: non dimentichiamo, infatti, che l’Atalanta ha dato una vera e propria lezione agli azzurri nello scontro diretto del 3 novembre, per una superiorità certificata anche dalla classifica.
La Lazio cancella così la delusione di Parma, anche se un po’ di rammarico resta: senza quella sconfitta, infatti, ci sarebbe lei a far compagnia alla Dea in vetta al campionato. Ad ogni modo Baroni ha immediatamente corretto la rotta, prima prendendosi i quarti di Coppa Italia, poi espugnando il Maradona e tornando in piena corsa per il vertice. Conte invece deve riflettere bene su quanto accaduto, perché se giovedì la spiegazione poteva essere il maxi-turnover, ieri c’erano tutti i titolari, eppure la superiorità sugli avversari non s’è vista. La Lazio, anzi, ha creato più occasioni e meritato la vittoria, al netto di una partita impostata su difesa e ripartenze. Il match, come sospettavamo alla vigilia, è stato molto meno aperto che in Coppa, con l’agonismo a farla da padrone. Le palle gol si contano sulle dita di una mano: una per parte nel primo tempo (McTominay e Isaksen), altrettante nel secondo (traversa di Dele-Bashiru e palo di Anguissa), fino alla giocata decisiva del danese, uno dei più rivitalizzati dalla cura Baroni.
Il Napoli ha tentato un forcing finale per arrivare almeno al pareggio, ma senza riuscire a creare nulla di significativo, prigioniero di un Lukaku solo parente di quello che fu (e il Maradona, al momento del cambio con Simeone, lo ha sonoramente fischiato) e di un Kvaratskhelia troppo lontano dalla porta per lasciare il segno. La Lazio invece si gode il momento e si prepara al meglio a una settimana davvero importante, con Ajax e Inter che diranno molto sia sul cammino in Europa League che in campionato.
Baroni: “Vittoria che ci dà spessore, ma la vera sfida è con noi stessi”
“Bella partita, giocata bene come volevamo – ha esultato Baroni -. Queste per noi sono delle prove, degli esami, vogliamo partite difficili, avversari forti per alzare il nostro livello ed essere sempre più competitivi. Complimenti alla squadra, a chi è partito e a chi è entrato dopo, ho visto grande disponibilità dal gruppo sin dall’inizio. Ai ragazzi dico che queste gare alzano il nostro livello, ma la sfida è con noi stessi, per dimostrare di essere al livello di chi è più in alto in classifica. Noi vogliamo ben figurare attraverso il gioco e lo abbiamo fatto tranne negli ultimi quindici minuti del primo tempo, quando ci siamo innervositi e usciti un po’ fuori dalla nostra partita. Ora voglio che la squadra mantenga l’umiltà, noi lavoriamo su questo ma il percorso è lungo. Il nostro obiettivo è migliorare nel lavoro, quando giochiamo queste gare siamo felici perché ci danno spessore. Io so che la Lazio è una squadra forte, che gioca, ma so anche benissimo che dobbiamo sempre rimanere attaccati al lavoro, perché salire è faticoso, mentre scendere è velocissimo”.
Conte: “Nessuna delusione, la strada è giusta ma davanti serve più qualità”
“Quanto visto sul campo ci ha detto che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta – l’analisi di Conte -. Vogliamo aggredire sempre la partita e creare delle situazioni pericolose. Certo, dobbiamo migliorare molto nell’ultimo passaggio, ma non sono dispiaciuto della prestazione, i ragazzi hanno dato tutto con grande spirito. Non c’è delusione né tanto meno scontentezza, forse in futuro ci saranno altri inciampi, ma voglio vedere sempre una squadra aggressiva e mai doma, anche se negli ultimi trenta metri dobbiamo avere più qualità. Stiamo lavorando tanto, non voglio vedere una squadra arroccata: vogliamo giocarci la partita, non creare dei muri. Ripeto, i nostri calciatori di qualità devono fare la differenza”.