Un altro passo verso lo scudetto. La Juventus liquida anche la pratica Samp con una prova che non passerà certo alla storia per il calcio champagne, ma che certifica 3 punti pesantissimi, forse fondamentali nella lotta al titolo.
La trasferta di Marassi era un baluardo importante, tanto più in previsione dello scontro diretto col Napoli: i bianconeri lo hanno superato e ora possono presentarsi al San Paolo con un vantaggio di 8 punti sulla Roma e di 10 sugli azzurri.
Mica male considerando la Champions appena giocata e l’effettiva insidia della trasferta, sul campo di una squadra che non perdeva da 7 partite e che si presentava sgombra da qualsiasi pensiero di classifica.
Vittoria è stata (7’ Cuadrado, tuffo di testa spettacolare su assist di Asamoah) ma con qualche neo di troppo: l’infortunio di Dybala (problema muscolare, si valuterà nelle prossime ore) e una sofferenza eccessiva nel secondo tempo, almeno secondo Allegri, apparso furioso a più riprese per la gestione dei suoi.
“Dovevamo gestire meglio la palla – ha spiegato il tecnico bianconero. – Ad ogni modo è stata una vittoria importantissima, anche se non sono 3 punti scudetto. Era fondamentale vincere perché dopo la sosta avremo il Napoli”.
Sarà una sfida delicatissima, perché nel frattempo anche le gerarchie dietro sono rimaste immutate. La Roma, pur passando in svantaggio, ha saputo rimontare il Sassuolo e ribattere alla vittoria degli azzurri sul campo dell’Empoli, anch’essa piuttosto rocambolesca. Il 3-1 dei giallorossi non cancella del tutto la delusione Europa League, certo però ridà un po’ di sorriso a un ambiente preoccupato dagli ultimi risultati e spaventatissimo dall’inizio di partita.
Dopo il gol di Defrel (9’) sembrava potesse essere una serata da incubo, invece la Roma ha saputo pareggiare con Paredes (16’), sorpassare con Salah (47’), blindare con Dzeko (73’). “Se finiremo così non sarà un fallimento, anche se sarebbe una stagione da zero titoli – il commento di Spalletti. – Dobbiamo fare risultati per confermare il secondo posto, la società vuole vincere e il mio futuro dipenderà solo dalla squadra”.
La stessa che ha fatto infuriare Sarri, arrabbiatissimo nonostante i 3 punti di Empoli. Il 2-3 finale infatti grida vendetta: in vantaggio di 3 reti per 70’, gli azzurri hanno rischiato di farsi rimontare dalla squadra di Martusciello. I gol di Insigne (19’ e 38’) e la punizione di Mertens (24’, peraltro dopo aver sbagliato un rigore in avvio) dovevano certificare un successo netto, invece l’Empoli ha prima trovato l’1-3 con El Kaddouri (70’), poi il 2-3 con Maccarone (83’, rigore).
Il finale cardiopalma non è piaciuto a Sarri, alle prese con i soliti problemi di gestione dei suoi. “Non siamo in grado di farlo, l’unica cosa che sappiamo fare è giocare – ha tuonato il tecnico. – Dopo l’ottimo primo tempo siamo diventati passivi, rischiando di subire un pareggio che sarebbe stato davvero assurdo. Questo orario poi non mi piace, prendiamoci i 3 punti e andiamo a casa”.