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La Juve torna a Roma: con la Lazio vuol fare 13

CAMPIONATO SERIE A – I campioni d’Italia inseguono stasera contro la Lazio a Roma la tredicesima vittoria consecutiva ma la squadra di Reja non è un avversario docile – Conte in polemico silenzio stampa e Vucinic non convocato – Squalificato Chiellini che sarà rimpiazzato da Ogbonna – Tevez e Llorente tornano al centro dell’attacco – Dubbio Pirlo

La Juve torna a Roma: con la Lazio vuol fare 13

A caccia della tredicesima. Che non è la mensilità più attesa e gradita dai lavoratori, ma la vittoria che avvicinerebbe ancor più la Signora allo scudetto. Questo weekend di campionato infatti appare piuttosto importante per Juventus e Roma, attese da due trasferte rischiose e delicate. Cominciano i bianconeri, che questa sera torneranno sul prato dell’Olimpico a quattro giorni dalla sconfitta di Coppa, per affrontare però la rinata Lazio di Reja. Avversario largamente sconfitto nei due precedenti stagionali: 4-0 in Supercoppa Italiana e 4-1 in campionato. Ma le facili vittorie non devono ingannare, perché quella era la squadra di Petkovic, all’inizio di una crisi che avrebbe portato Lotito all’esonero natalizio. 

Ora invece i biancocelesti stanno bene, come dimostrano i sette punti conquistati nelle ultime tre gare, frutto di due vittorie (contro Inter e Udinese) e un pareggio (a Bologna), ma soprattutto di una cura rivitalizzante firmata Reja. Lo sa bene Antonio Conte, anche se purtroppo non lo ha voluto esprimere pubblicamente. Il tecnico bianconero è arrabbiato per come i media hanno interpretato le sue parole nella conferenza pre Sampdoria, quando si disse preoccupato per il mercato di Roma e Napoli. A tutti parve lampante una frecciata a Marotta, con conseguenti titoloni su giornali e tv. Conte non l’ha presa bene e ha deciso di sospendere le conferenze stampa pre partita. 

Decisione temporanea o definitiva? Il dubbio resta, anche perché in molti pensano che questo silenzio sia figlio anche (se non soprattutto) di quanto accaduto in settimana sul fronte Vucinic-Guarin. Una querelle che ha infiammato il palcoscenico mediatico, con tanto di botta e risposta Marotta-Thohir, ma che sicuramente non ha rallegrato l’allenatore bianconero. La linea del silenzio come autodifesa, ma anche come carica psicologica, nel segno di quel “rumore dei nemici” inaugurato da Mourinho e sposato in pieno da Conte. La sostanza però non cambia: la Juve vuole tre punti che potrebbero rivelarsi pesantissimi, vista anche la difficile trasferta della Roma sul campo del Verona. 

E allora, dopo il poco convincente turnover visto in Coppa Italia, contro la Lazio si rivedrà la “vera” Juve. Quella con Buffon in porta, Lichtsteiner, Pogba e Asamoah a centrocampo, Tevez e Llorente in attacco. Conte dovrà fare a meno solo dello squalificato Chiellini (al suo posto ci sarà Ogbonna) e dell’uomo mercato Vucinic (quasi impossibile possa restare, si parla di Tottenham, Arsenal, Liverpool, Zenit e, soprattutto, Monaco),  per il resto potrà scegliere tra tutti gli uomini della rosa. L’unico dubbio è quello relativo alla cabina di regia: Pirlo o Marchisio? Normalmente il tecnico bianconero punterebbe a occhi chiusi sul bresciano, ma l’ottima prova offerta dal Principino contro la Sampdoria (a differenza di quella dell’ex milanista a Roma) lo fa quantomeno riflettere. Difficile dire con certezza chi la spunterà, ma ieri Marchisio sembrava in leggero vantaggio.

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