Reduce dalla clamorosa eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Atalanta, il Napoli deve ritrovare subito la vittoria al Bentegodi contro il Verona. I campioni d’inverno (negli 85 campionati di Serie A in 58 occasioni la capolista a metà percorso è stata poi campione d’Italia a fine torneo, pari al 68,2% dei casi, percentuale che si alza al 69,57% da quando ci sono i tre punti) non stanno attraversando un periodo particolarmente brillante, come ha confermato anche la sofferta vittoria di settimana scorsa a Crotone, nonostante il terzo gol consecutivo di Marek Hamsik. A Sarri servirebbe qualche ritocco sul mercato, ma difficilmente De Laurentiis accontenterà il suo allenatore.
Cercherà di approfittarne la Juventus che, a differenza dei partenopei, sta salendo di condizione ed è in piena corsa su tutti i fronti, dopo aver conquistato anche la semifinale di Coppa Italia ai danni del Torino.
I bianconeri sono di scena a Cagliari, campo storicamente difficile e Allegri, ex di turno, mette in guardia i suoi: “Giocare lì non è semplice, ma dobbiamo vincere. Ci vuole una partita attenta e seria. Ricordo Carpi, le partite di Doha, quando arriva la pausa invernale si rischia di andare in difficoltà”. Chissà se lo pensa davvero, lui che può contare su un gruppo solido che difficilmente sbaglia l’approccio alle gare. Soprattutto, però, la Juventus è squadra abituata a guardare lontano, e nella testa dell’allenatore bianconero (confermato da Marotta, che di lui ha detto “Ha ancora due anni di contratto, ma resterà a lungo con noi”) ci sono già i numeri per puntare al settimo scudetto consecutivo: “Moltiplichiamo per due i 48 punti del Napoli, fa 96. A noi mancano i due punti con l’Atalanta e uno con la Lazio, ma gli errori possono capitare, come la nostra partitaccia con la Samp. Abbiamo fatto un buon girone d’andata, nelle coppe ci siamo, l’obiettivo di essere a marzo in corsa per tutto è stato raggiunto”.
Contro il Cagliari confermato Dybala titolare al fianco di Higuain e Mandzukic. L’attaccante sembra aver ritrovato la vena giusta dopo un periodo di appannamento, ed è pronto a ripartire dalla doppietta messa a segno settimana scorsa contro il Verona: “Paulo è un uomo da 15 gol a campionato – ha detto Allegri -, poi ci sono stagioni in cui può salire a 20, ma non può fare il centravanti in una grande squadra. Potrebbe esserlo in squadre in cui si trova a 50 metri dalla porta, non a 20 come accade a noi. Il meglio lo dà quando ha spazio per partire da più lontano”.
Chi invece non sarà protagonista della giornata di campionato è Nainggolan, punito dalla Roma e da Di Francesco dopo il video postato la notte di Capodanno, quando, tra sigarette, cocktail e bestemmie ha decisamente passato il limite. Il giocatore si è scusato, ma a quanto pare non è bastato: “La linea guida dettata dalla società – ha spiegato l’allenatore in conferenza -, condivisa da me e accettata da Radja, è questa: non sarà convocato, chi rappresenta la Roma deve avere un certo modo di fare, ci sono cose che sono inaccettabili e non saranno più accettate. Chi sbaglierà pagherà nello stesso modo. Una situazione simile non mi è mai accaduta, Nainggolan sa quello che ha fatto, oltretutto se l’è fatto da solo il video, ma si è preso le sue responsabilità”.
La Roma, reduce dal pareggio interno contro il Sassuolo, se la vedrà con la lanciatissima Atalanta di Gasperini, protagonista in settimana con la vittoria sul Napoli in Coppa Italia al San Paolo: “Questo è il periodo peggiore da quando sono qui per i risultati, magari si è mollato qualcosa dal punto di vista emotivo, manchiamo in alcuni particolari dove prima non sbagliavamo. Non dobbiamo buttare tutto all’aria, ma non dobbiamo neppure accontentarci. Peggior squadra non potevamo trovare ora, dobbiamo compattarci ed essere determinati. Loro hanno grande entusiasmo, ma perché noi no che con una partita de recuperare potremmo essere a 6 punti dalla vetta?”.