Altro che giornata del sorpasso! La Juventus regala una prova di forza straordinaria e si prende il derby della Mole con la “prepotenza” tipica di chi non solo non è stanco di vincere ma anzi vuole continuare a farlo ancora per molto tempo. La classifica resta così invariata, con i bianconeri e il Napoli appaiati in testa a punteggio pieno, ma paradossalmente sono stati gli azzurri a rischiare di più e questo, a leggere tra le righe, può essere il primo segnale da tenere in considerarne. Ad ogni modo il duopolio continua e attenzione anche alla Roma: con quella di ieri sull’Udinese siamo a 3 vittorie consecutive, 10 gol segnati e 1 solo subito e questo, in virtù della gara da recuperare con la Sampdoria, impone di tenerla in grande considerazione. La copertina del sabato però spetta di diritto alla Juventus e a Massimiliano Allegri: quello col Toro doveva essere un derby equilibrato, per non dire alla pari, invece s’è rivelato solo una formalità.
“Stiamo cominciando a correre come si deve, i ragazzi hanno giocato una bella partita – ha spiegato il tecnico. – Battere i granata non era facile, noi ci siamo riusciti e nella ripresa non abbiamo subito neanche un tiro in porta”. Uno strapotere che ben si spiega con il 4-0 finale, decretato dal solito grande Dybala (16’ e 91’, 10 gol in sei partite di campionato!), dal destro di Pjanic (40’), dallo stacco di Alex Sandro (57’) e, soprattutto, dallo sciagurato Baselli, autore di un fallo tanto netto quanto stupido che ha lasciato il Toro in 10 dal 24’ del primo tempo. “La seconda ammonizione ci sta tutta, mi sarebbe piaciuto giocarmela in 11 invece purtroppo non è stato così – il commento di Mihajlovic. – Avevamo preparato un certo tipo di partita, non siamo riusciti a giocarla perché la Juve ha meritato di vincere. Ora bisogna voltare pagina e dimenticare il derby, il nostro obiettivo resta l’Europa League”. Quello dei bianconeri invece è ovviamente lo scudetto, anche se quest’anno la concorrenza sembra essere molto più agguerrita. Il Napoli infatti non molla il colpo e, al pari della Juve, continua a vincere senza incappare nei passi falsi del passato. Certo, ieri è andato vicino a cadere nella trappola di Semplici, che con la sua Spal è riuscito a metterlo in grande difficoltà, alla fine però il maggior tasso tecnico ha fatto la differenza. A sbloccare il match del Mazza sono stati addirittura i padroni di casa, per quanto il vantaggio sia durato solo un minuto: al gol di Schiattarella (13’) infatti ha risposto Insigne appena 60” dopo. L’1-1 è rimasto tale fino al 70’, poi è successo praticamente di tutto. Prima il sorpasso del Napoli con Callejon, poi il clamoroso 2-2 della Spal con Viviani (78’), infine il capolavoro di Ghoulam, in rete al termine di un’azione personale per il definitivo 3-2 azzurro (83’). “Non è stato facile vincere su questo campo e sono convinto che non lo sarà per nessuno – le parole di Sarri. – Noto che stiamo migliorando sotto il profilo della cattiveria, detto questo ribadisco che non siamo noi l’anti Juve: non dobbiamo pensare ai bianconeri ma alle gare con Feyenoord e Cagliari”. Unica nota negativa della serata l’infortunio di Milik: il polacco, subentrato nella ripresa per assaltare il fortino ferrarese, è uscito dal campo in lacrime dopo un colpo al ginocchio destro, per fortuna non quello operato un anno fa. Oggi ci saranno gli esami ma rispetto all’inizio filtra maggiore ottimismo: potrebbe trattarsi solo di una forte botta ma senza lesioni di nessun tipo.
Tornando al calcio giocato, quella di ieri è stata anche la giornata della Roma: con il 3-1 sull’Udinese è arrivato il terzo successo consecutivo, non male per chi, appena una settimana fa, veniva messo sotto accusa. Di Francesco invece ha saputo rialzarsi e, complice un calendario tutt’altro che proibitivo, ha inanellato una serie di vittorie che ha dato smalto a classifica e morale. Tutto il contrario di Delneri, reduce dalla terza sconfitta consecutiva e sempre più a rischio esonero: da giorni in quel di Udine circolano i nomi di Ballardini e Reja e chissà che Pozzo non possa farsi condizionare dall’ennesimo ko dei suoi. La Roma ha vinto 3-1 ma il risultato poteva essere molto più rotondo. Basti pensare che il match s’è chiuso già nel primo tempo con i giallorossi in vantaggio per 3-0 grazie ai gol del solito Dzeko (12’) e del redivivo El Shaarawy, autore di una doppietta scaccia crisi personale (30’, 45’). Nella ripresa pura accademia, con i padroni di casa spreconi (Perotti ha anche sbagliato un rigore) e l’Udinese a fare la figura della comparsa, per nulla nobilitata dalla rete finale di Larsen (90’). “Quello che mi interessava, oltre alla vittoria, era la prestazione e devo dire che ho avuto una risposta da grande squadra – l’analisi di Di Francesco. – Abbiamo fatto ottime giocate, peccato perché potevamo segnare di più e non subire gol ma va bene anche così”. Archiviato il campionato, per Juventus, Napoli e Roma è già ora di pensare alla Champions League. Per le grandi del resto il tempo del relax è ancora decisamente lontano.