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La Juve spera nella svolta di Salerno per uscire dalla bufera

FC Juventus

Cercasi vittoria per uscire dalla crisi. La 15esima giornata si apre con un martedì scoppiettante, nel quale andranno in scena ben 4 partite, due alle 18.30 (Atalanta-Venezia e Fiorentina-Sampdoria), due alle 20.45 (Verona-Cagliari e Salernitana-Juventus). I riflettori sono puntati anzitutto sull’Arechi, teatro di una sfida che doveva essere un testa-coda e che invece non lo sarà per colpa dei bianconeri, staccati dalla vetta di ben 14 punti e a meno 7 pure dalla zona Champions. Vincere a Salerno diventa così fondamentale per provare a rientrare in corsa, anche se al momento, forse, converrebbe pensare partita per partita, rimandando il focus sugli obiettivi a momenti migliori.

“Sarà una gara complicata anche per questioni ambientali, i loro tifosi sanno farsi sentire – il pensiero di Allegri – Bisogna avere un buon approccio, non come a Verona, altrimenti rischiamo di prendere degli schiaffi e poi diventa tutto più complicato. In questo momento servono ordine, concretezza e serenità, abbiamo di fronte una rincorsa che può anche essere divertente, anche se non so dove possiamo arrivare”.

Anche il tecnico, dunque, naviga a vista, perché promettere la qualificazione in Champions, classifica alla mano, rischierebbe di rivelarsi addirittura controproducente. La Juve vista sin qui, del resto, non è mai riuscita a trovare la continuità necessaria per un campionato di vertice, ma ridurre questo brutto inizio di stagione agli alti e bassi sarebbe sbagliato: i problemi, infatti, sono anche di natura tecnica, come dimostrano i soli 18 gol segnati in 14 giornate. Nel mirino sono finiti soprattutto gli attaccanti, in particolare Morata, beccato dalla critica e dagli stessi tifosi bianconeri, che sabato lo hanno fischiato sonoramente, suscitando la reazione di Allegri.

“Non faccio il giornalista, ma ci sono dei preconcetti che vanno valutati – ha ribattuto il tecnico – Vorrei capire su che basi fate le valutazioni, penso che su Alvaro ci sia un accanimento e questo non va bene, non mi piace”.

Insomma, il clima è teso anche perché ai problemi di campo si sono aggiunti quelli giudiziari, alla luce dell’inchiesta aperta dalla Procura di Torino per falso in bilancio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli inquirenti inoltre starebbero lavorando anche sulle “prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle rispettive intermediazioni”: l’accusa, in sostanza, ritiene che alcuni procuratori siano stati pagati per delle operazioni di mercato fittizie e che la Juve abbia fatto uso ricorrente di intermediari di fiducia. Staremo a vedere quel che succederà, intanto il Codacons, a tutela di milioni di tifosi, alza la voce e preannuncia un esposto all’Antitrust e alla Procura Federale in cui chiederà la retrocessione in B della Signora e la revoca degli ultimi scudetti: scenario che, ad oggi, non trova nessun fondamento, anche se la vicenda andrà monitorata con attenzione.

Tornando al campo, la partita di Salerno non è certo la più proibitiva che potesse capitare, a patto però di non sottovalutarla. I granata, reduci dal buon pareggio di Cagliari, hanno già dimostrato nel derby contro il Napoli di poter creare problemi, anche se questa volta, a meno di clamorosi colpi di scena, non potranno contare su Ribery, ancora alle prese con un problema al ginocchio (oggi si farà un ultimo tentativo, ma le speranze sono poche).

Va detto che pure Allegri ha i suoi problemi: oltre ai soliti De Sciglio, Ramsey e Danilo, infatti, mancheranno McKennie e Chiesa, quest’ultimo fino a gennaio. Il tecnico bianconero sembra orientato a passare a un 4-3-3 con Szczesny in porta, Cuadrado, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Bentancur, Locatelli e Rabiot a centrocampo, Dybala, Kean e Bernardeschi in attacco. Colantuono risponderà con un 3-5-2 che vedrà Belec tra i pali, Veseli, Gyomber e Gagliolo nel reparto arretrato, Zortea, Coulibaly, Di Tacchio, Obi e Ranieri in mediana, Bonazzoli e Djuric coppia offensiva.

La Juve spera che l’Atalanta, attualmente quarta in classifica, possa perdere qualche colpo nella sfida col Venezia delle 18.30, ma i nerazzurri hanno altri piani: un successo al Gewiss Stadium, infatti, li manderebbe addirittura a meno 1 dal Milan, anche se in attesa che i rossoneri facciano la loro mossa domani contro il Genoa. Gasperini va così a caccia della quarta vittoria consecutiva, la quinta in sei partite, che darebbe ulteriore spinta a un ambiente tornato a sognare a occhi aperti.

Il tecnico, proprio come di consueto, ruoterà i suoi uomini, per un 3-4-1-2 con Musso in porta, Djimsiti, Demiral e Palomino in difesa, Hateboer, Koopmeiners, Freuler e Maehle a centrocampo, Pasalic sulla trequarti, Ilicic e Muriel in attacco. 4-3-3 d’ordinanza anche per Zanetti, che dopo la sconfitta a testa alta contro l’Inter tenterà nuovamente l’impresa con Romero tra i pali, Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni e Haps nel reparto arretrato, Tessmann, Ampadu e Busio in mediana, Aramu, Okereke e Kiyine nel tridente offensivo.

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