Juve, hai un problema! Dopo i 3 gol presi a Bergamo, eccone altrettanti in casa col Parma e poco importa che il risultato, questa volta, sia stato un pareggio: farsi agguantare da una neopromossa, per giunta in casa, dopo essere stati in vantaggio di 2 reti equivale sostanzialmente a una sconfitta. Certo, la classifica resta ottima e questo indipendentemente dalla vittoria del Napoli sulla Samp, che ha ridotto, si fa per dire, a 9 punti il gap tra le due, la sensazione però è che la macchina bianconera, pressoché perfetta fino a poche settimane fa, si stia pericolosamente inceppando. Il campanello d’allarme va ben al di là del 3-3 di ieri col Parma: tra due settimane, giorno più giorno meno, ci sarà lo scontro con l’Atletico Madrid e certi errori non saranno ammessi. Certo, i recuperi di Chiellini e Bonucci aiuteranno non poco, qui però si ha l’impressione che i problemi si estendano anche al centrocampo e, più in generale, a tutta la tenuta atletica della squadra. In momenti normali il Parma di D’Aversa avrebbe potuto considerarsi fortunato già per essere riuscito a segnare un gol, ieri invece ne ha fatti tre e si è portato a casa un punto clamoroso: e la Signora, ovviamente, non può che interrogarsi sul perché di questo calo di rendimento.
[smiling_video id=”72382″]
[/smiling_video]
“Il terzo gol è stato incredibile, la palla deve morire sulla bandierina, invece siamo stati superficiali e l’abbiamo pagato – il commento amaro di Allegri. – Non cambia niente perché abbiamo un buon vantaggio in campionato, ma non dobbiamo dare le cose per scontate altrimenti rischiamo. In questo momento comunque questo pareggio può farci bene, dobbiamo capire che quando siamo superficiali veniamo puniti. Il campionato non è ancora finito, ci mancano ancora tante vittorie. Oggi era importante, non esiste prendere tre gol in casa, dobbiamo tornare a fare fatica”. E dire che la partita si era messa piuttosto bene, con l’uno-due Ronaldo-Rugani (36’ e 62’) a mettere alle corde il Parma. Che però trovava il gol con Barillà (64’) e aveva il merito di non arrendersi nemmeno di fronte al 3-1 del solito CR7, fantastico nello svettare in cielo e battere Sepe con un colpo di testa imparabile (66’). In quel momento, infatti, si svegliava Gervinho, che prima segnava il 3-2 di tacco (74’), poi il clamoroso 3-3 in pieno recupero (93’). A goderne, oltre al Parma, anche il Napoli di Ancelotti, tornato a meno 9 in virtù della vittoria sulla Sampdoria.
[smiling_video id=”72381″]
[/smiling_video]
Un 3-0 netto e convincente quello degli azzurri, capaci di rispondere alle critiche del post Milano con una prova maiuscola, nella quale sono emersi proprio gli uomini più discussi. Sia Milik che Insigne, infatti, avevano più di qualcosa da farsi perdonare e ci sono riusciti entrambi, peraltro nel giro di un minuto: tanto infatti è passato dal gol del polacco (25’) a quello di Lorenzinho (26’). Da lì in poi la partita è scivolata senza scossoni, tanto che l’emozione più grande non è arrivata dal 3-0 di Verdi (rigore all’88’) ma dall’uscita di Hamsik, omaggiato da tutto il San Paolo in quella che, probabilmente, è stata la sua ultima apparizione in azzurro. “C’è una trattativa in corso con un club orientale – l’ammissione di Ancelotti. – Stiamo valutando il tutto con la società ma la nostra intenzione è quello di accontentarlo. Il calciatore ha espresso la volontà di provare una nuova esperienza”. Il capitano azzurro si trasferirà ai cinesi del Dalian Yifang per 15 milioni al club e 9 all’anno a lui, lasciando dunque la barca a metà stagione. Ancelotti non lo può dire ma, in cuor suo, spera possa pentirsene tra qualche mese.