La corsa diventa a tre. Il successo della Juventus sul Milan compatta la classifica, accorpando la lotta scudetto in soli due punti: l’Inter sorride più di tutti, forte del suo ritrovato primo posto, la Juventus s’accoda, forte di un successo pesantissimo, mentre al Milan non resta che schiumare di rabbia e recriminare su una partita storta, nella quale i bianconeri hanno saputo sfruttare uno dei pochi episodi favorevoli e prendersi la posta in palio. Decisive l’espulsione di Thiaw (40’) e la rete di Locatelli (63’), a sottolineare come la serata fosse destinata a tingersi di bianconero, a prescindere dalla prestazione di un Milan comunque sotto tono rispetto al solito. I bianconeri si confermano così poco belli da vedere, ma molto efficaci: in fondo basta questo, almeno a guardare una classifica decisamente superiore alle aspettative di inizio stagione, a prescindere dai (tanti) problemi extra campo.
Milan – Juventus 0-1, Allegri glissa: “La vittoria non cambia nulla, l’obiettivo è il quarto posto”
“Se ci accontentiamo della vittoria non andiamo da nessuna parte, dobbiamo migliorare in fase di gestione, senza mai forzare le giocate ma andando a colpo sicuro – l’analisi di Allegri -. Noi al livello delle primissime? No, questa partita non cambia niente. Noi puntiamo sempre a tornare in Champions, Inter, Milan e Napoli restano davanti. Dietro poi ci sono tante squadre che si stanno ammassando, come Fiorentina, Roma e Atalanta, ma dobbiamo fare un passettino alla volta”.
Milan – Juventus 0-1, Pioli si rammarica: “Siamo stati alla pari anche in 10”
“In occasione dell’espulsione ci sono stati sia un errore individuale che di squadra – ha sospirato Pioli -. Abbiamo giocato alla pari anche in 10, Thiaw doveva temporeggiare e non provare l’anticipo, è stato anche sfortunato perché è scivolato, ma poteva fare meglio. Questa sconfitta non ci toglie nulla, se riuscissimo a fare come dopo il derby ben venga questa giornata storta, squadra sta facendo il cammino giusto, la strada è quella giusta anche se c’è tanta tensione e delusione perché non abbiamo fatto il risultato che volevamo”.
Roma – Genoa 1-0, Mourinho espulso nel finale: “Ho zittito la panchina del Monza”
Vittoria importantissima anche per la Roma, che si porta al settimo posto grazie all’1-0 sul Monza firmato El Shaarawy (90’). L’italo-egiziano, entrato nella ripresa al posto di Bove, ha deciso una partita durissima e destinata a concludersi sul pareggio, nonostante i brianzoli fossero in inferiorità numerica dal 41’ per l’espulsione di D’Ambrosio. I giallorossi però non sembravano in grado di sbloccare l’empasse, un po’ per una manovra fin troppo prevedibile (le assenze di Dybala e Pellegrini, in questo senso, si sono fatte sentire), un po’ per alcuni episodi sfortunati come la traversa colpita da Lukaku e il palo di Azmoun, anche se è giusto sottolineare che il Monza, a prescindere dall’uomo in meno, non ha certo rinunciato ad attaccare in contropiede.
Nel finale ecco la zampata decisiva di El Shaarawy, scoppiato poi in un pianto liberatorio a suggellare una settimana pesantissima, segnata dalle accuse di Corona (smentite dalla Procura di Torino) su un presunto coinvolgimento nel caso scommesse. Da lì in poi è successo di tutto, con Mourinho espulso per aver zittito (dopo aver mimato il segno del pianto) la panchina del Monza: lo Special One salterà così la partita con l’Inter di domenica prossima. “Ho fatto quel gesto ma non ho offeso nessuno – ha replicato il diretto interessato -. L’anno scorso a Monza giocammo un’ottima partita e gente senza esperienza (Palladino, ndr) ci disse brutte parole, questa volta invece l’unica panchina che ha fatto lo show è stata la loro. Detto ciò abbiamo incontrato un avversario di valore con un allenatore bravo, sono molto felice per la vittoria anche se è giusto dire che il Monza non meritava di perdere”.