E adesso, più che fuga, si può parlare di vuoto assoluto. Con la vittoria di Firenze la Juventus agguanta la 13esima vittoria in 14 giornate, toccando la clamorosa quota di 40 punti su 42 disponibili. Numeri da fantascienza, che si traducono in un vantaggio in classifica di 11 lunghezze sul Napoli, seppur con una gara in più: di questo passo, insomma, più che chiederci se il campionato sia ancora aperto sarà il caso di capire quando si chiuderà matematicamente. “Secondo me miglioreremo ancora – la “minaccia” di Allegri. – Questa è una squadra di campioni e di uomini con grande carattere, disposti a correre e a rincorrere, a mettersi sempre a disposizione dei compagni. La voglia di vincere fa la differenza”. Vero, del resto a questa Juve si può dire ben poco sotto il profilo della mentalità, forse la migliore mai vista in 120 anni di campionato italiano. Anche ieri è arrivata una grande dimostrazione, in barba a una Fiorentina vogliosa di sgambettare l’eterna rivale e a un Franchi infuocato, addirittura troppo, viste le vergognose scritte (condannate dalla stessa società viola) apparse all’esterno inneggianti all’Heysel e a Scirea.
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Ma questa Juve non si fa certo intimidire da un ambiente ostile e piano piano, con il solito mix di pazienza, solidità e maturità, fa emergere la sua netta superiorità tecnica. A rompere l’equilibrio, questa volta, ci ha pensato Bentancur con una splendida iniziativa personale conclusasi con un sinistro altrettanto bello, a testimoniare una crescita ormai evidente (31’). La Fiorentina ha provato a reagire e nella ripresa, almeno per 20’, ha dato anche la sensazione di poterci riuscire, poi però, come spesso accade, la Juve ha colpito ancora, e se segna anche Chiellini di destro (69’), beh allora vuol dire che gli avversari possono solo rassegnarsi e pensare alla prossima partita. Molto più usuale invece il terzo marcatore del match, ovvero sua maestà Cristiano Ronaldo: il portoghese, al solito impeccabile in tutte le giocate, ha messo il punto esclamativo scaraventando in rete un rigore nato da un fallo di mano di Edmilson (79’). “In queste gare ci vuole ordine, a Firenze poi le partite non finiscono mai – l’analisi di Allegri. – Non era semplice ma i ragazzi sono stati bravi, avevo chiesto attenzione e compattezza e loro me l’hanno data”. Anche questa volta, insomma, la Juve torna a casa col bottino pieno e agli altri non resta che sospirare…