Voto: 7,5
La Juve campione d’inverno. Alzi la mano chi, la scorsa estate, avrebbe scommesso qualcosa su un simile verdetto, reso ancor più incredibile dal ruolino di marcia dei bianconeri. Nelle 19 partite disputate finora, la Juve ha totalizzato 11 vittorie e 8 pareggi, lasciando vuota la casellina delle sconfitte. Un risultato eccezionale, una media da scudetto e infatti i bianconeri guardano tutti dall’alto dei loro 41 punti in classifica. “Il bilancio di questo girone lo avevo già fatto prima della partita – ha detto un Antonio Conte raggiante come non mai – reputo il nostro cammino strepitoso. Ci siamo espressi su livelli altissimi e oggi abbiamo coronato il tutto con una grande prestazione”.
Impossibile dargli torto, la Juve è tornata la squadra di un tempo, e se è vero che nell’era pre – Calciopoli la rosa era oggettivamente più forte, la fame di vittorie è esattamente la stessa. Bergamo non è un campo facile, eppure i bianconeri hanno passeggiato su un’Atalanta impossibilitata a fare di più. Non fosse stato per i pali della porta di Consigli, il risultato si sarebbe sbloccato prima del 54°, minuto in cui un geniale lancio di Pirlo ha permesso a Lichtsteiner di portare in vantaggio la Vecchia Signora. Dalla rete dello svizzero a quella di Giaccherini sono trascorsi 27 minuti pieni di grinta e occasioni, come quella di Matri, impreciso e sfortunato davanti al portiere nerazzurro.
Volendo trovare un neo alla partita della Juve (ma anche al girone intero), le palle gol fallite sono troppe, come ammesso parzialmente dallo stesso Conte: “Creiamo tantissimo, è inevitabile. Forse dobbiamo stare un po’ più tranquilli, ma la squadra gioca con grande intensità”. A preoccupare il tecnico bianconero sono più che altro gli infortuni di Pepe e Marchisio, peraltro sostituiti alla grande da Giaccherini e Marrone: la rosa, soprattutto a centrocampo, è corta e l’imminente partenza di Pazienza (destinazione Udine) la ridurrà all’osso.
Servono rinforzi, ma devono essere di qualità, altrimenti Conte preferisce giocarsela così: “Non prenderemo gente per fare numero, dovesse arrivare qualcuno dovrà aumentare la qualità della squadra, altrimenti meglio restare così come siamo”. Il tecnico vorrebbe Caceres e Nainggolan, ma anche Behrami o Guarin andrebbero bene. Conte sta facendo un lavoro straordinario, ora tocca alla società fare un ultimo sforzo. Perché negli ultimi 7 anni chi ha vinto il titolo d’inverno ha poi conquistato lo scudetto in primavera, e la Juventus non ha nessuna voglia di rompere la tradizione.